Pontida: dall'elmo fino alla barba verde, i colori della Lega con militanti dal Venezuela
Dalle prime luci di questa mattina un bagno di folla si è riversato nello storico pratone di Pontida, luogo cult per i leghisti che, come da tradizione, gremiscono il "sacro suolo" per il raduno politico del mese di luglio. Una partecipazione allargata con persone provenienti da ciascun angolo d'Italia, per assistere agli interventi degli esponenti del movimento e per far sentire la propria presenza, sventolando bandiere blu recanti la scritta "Salvini Premier" attorno a un palco, anch'esso blu, con gli slogan "Il buonsenso al governo" e "Prima gli italiani".
Sono numerosi i pullman partiti da ogni regione d'Italia, ciascuna delle quali è stata rappresentata da gazebo bianchi, posti a limitare il perimetro del campo di Pontida. Tanti i militanti di vecchia data presenti, i quali ricordano la prima edizione nello storico comune bergamasco, tenutasi il 20 maggio del 1990. Forte è stata però anche la presenza delle sezioni giovanili della Lega, il Movimento Giovani Padani, che si sono accampati sin da venerdì scorso con tende, camper e roulotte per condividere lo spirito della manifestazione e divertirsi insieme.
In apertura alla manifestazione, il Va Pensiero di Verdi interpretato dal tenore Matteo Tiraboschi. Mentre cresceva l'attesa per gli interventi dei molti esponenti della Lega presenti (soprattutto per il discorso del Ministro dell'Interno nonchè segretario della Lega Matteo Salvini), Pontida è stata trasformata in una "marea verde", tra cui si sono contraddistinti -come ad ogni raduno- molti personaggi "agghindati" nei modi più disparati: da chi indossava semplicemente una parrucca verde a chi un vistoso cappello con la scritta "Padania Libera", da chi si è tinto la lunga e folta barba con i colori del Carroccio a chi si è "travestito" da vichingo per l'occasione.
Molti anche i quattrozampe portati dai loro padroni, con bandane verdi al collo. Aggirandosi nel pratone del comune bergamasco, non si potevano non notare gli immancabili cartelloni realizzati dai militanti di tutta Italia, con scritte di sfottò a Matteo Renzi e alla sinistra italiana, ma soprattutto con elogi a Salvini, visto come il "Capitano da nord a sud". VIDEO
Una lecchese in particolare, Gabriella Guerra, ci ha spiegato il suo peculiare stendardo blu, composto da una scritta rappresentante la città di Lecco e da una girandola: "l'ho chiamato il Vento del Nord. Sono venuta ad ascoltare un comizio di Salvini perchè non l'avevo mai visto dal vivo; finalmente la Lega ha il successo meritato e si trova a governare questo Paese".
Tra i centinaia di sostenitori di Matteo Salvini abbiamo incontrato anche Lys Golia, donna nata in Venezuela da genitori italiani di origini venete e che attualmente vive in Italia, la quale ha trovato sostegno nella Lega Nord per portare avanti la causa venezuelana: "Ciò che noi condividiamo della Lega sono i valori della famiglia e del rispetto dell'altro. Se si è ospite ci si adatta alle regole del posto dove si arriva, senza pensare di imporre le proprie. Noi siamo italiani, nati all'estero e cresciuti con cultura italiana. Attualmente risiedo in Italia, ma parte della mia famiglia è rimasta in Venezuela. Abbiamo trovato in Matteo Salvini l'appoggio per sostenere la causa dei nostri connazionali italiani che vivono ancora là, essendosi ricordato della situazione che stiamo subendo a causa della dittatura. E' nato un comitato italovenezuelano che si chiama "Filo diretto italo venezuelani con Salvini", affinché si crei un contatto tra la Lega e i nostri connazionali all'estero".
E la festa è proseguita fino a tardo pomeriggio con tinte e colori tutti padani.
Giulia Melotti Garibaldi - Beatrice Frigerio