Una serata estiva "in cortile" per rivivere la tradizione del ritrovarsi, dello stare insieme e dell'aggregarsi, della condivisione di valori come comunità formata da persone ed esperienze diverse. E' così che la frazione di Beolco ha voluto riassaporare nella sera dell'ultimo sabato di giugno un folclore antico, che ogni anno dal 1973 anima come consuetudine il cuore del piccolo borgo olgiatese. Sorto su una collinetta nel bel mezzo del verde dei campi, tra le diverse abitazioni si distingue la chiesa più antica dell'intero decanato di Brivio, dedicata ai Santi Pietro e Paolo, in occasione della cui festa si tiene la celebrazione.





Nel passato la ricorrenza paesana era vissuta durante la giornata con una camminata non competitiva del gruppo CFB (il cui significato è "camminare fa bene"), mentre alla sera si celebrava con una festa con alcune attività come giochi popolari, quale per esempio l'albero della cuccagna. La domenica era il giorno conclusivo dei festeggiamenti, con una cena di chiusura condivisa da tutti gli abitanti della frazione.




Oggigiorno, invece, il momento conviviale viene vissuto in una chiave molto più "moderna", con una messa alle ore 20.00 nella suggestiva chiesina, alla quale è seguita una cena a base di salamelle, panini e torte realizzate dalle "signore" della frazione, offerta dalla gente di Beolco a chiunque desiderasse partecipare. Sono alcune le attività che sono state proposte, tra cui un banchetto che consentiva di cimentarsi nell'individuazione del peso di diversi oggetti. A conclusione della serata si è tenuta una tombolata gastronomica, con numerosi premi offerti dagli esercenti di Olgiate Molgora.




Una tradizione che si spera possa continuare a vivere ed essere vissuta negli anni che verranno, favorendo l'incontro e il confronto tra generazioni diverse.
G.M.G.