Osnago: la passione speciale di Omar Spreafico per l'aloe, coronata con un'azienda agricola


 Omar Spreafico

Una passione del tutto originale quella di Omar Spreafico, 36enne originario di Santa Maria Hoè, ma da sette anni residente a Lomagna. Coltivare l'aloe in campo aperto non è certamente una pratica diffusa in Brianza. Eppure, dopo aver approfondito e ricercato i "segreti" su come far crescere al meglio queste piante tropicali, ha dato il via nel gennaio del 2017 alla produzione della specie arborescens.

Aloe barbadensis Miller

"Passione Aloe" è diventata quindi un'azienda agricola con sede a Osnago in via per le Orane. Attualmente possiede all'incirca 200 piante, che dai primi di novembre a fine marzo vengono meglio protette in serra per garantire un microclima adatto. «Undici anni fa ho iniziato a conoscere a fondo le proprietà dell'aloe. Praticavo karate agonisticamente ed ero alla ricerca di qualcosa che mi facesse sentire meglio fisicamente - ha raccontato Omar Spreafico - Ho quindi iniziato ad acquistare l'aloe da produttori del Sud Italia, ma col tempo mi sono reso conto che non sempre era un affare. Con il viaggio spesso le foglie si rovinavano e il prodotto a volte non era di qualità».

Dalla lettura del libro di Padre Romano Zago ha quindi perfezionato la realizzazione di una sorta di "elisir di lunga vita", grazie alle proprietà benefiche dell'aloe conosciute fin dall'antichità. «Più che un farmaco, è un alimento completo» ha precisato il trentaseienne. 350 grammi di foglie di aloe arborescens (togliendo base, punta e spine laterali), 500 grammi di miele e 45/60 ml di grappa. Il composto frullato va poi lasciato in una bottiglia scura perché la resina lassativa contiene molecole fotosensibili. La preparazione del mistuglio suggerito dal francescano veneto - che prendeva spunto da una tradizionale usanza delle baraccopoli brasiliane - non è complicata e da quando l'ha scoperta, Omar non ha più smesso di servirsene. «L'anno scorso mi sono deciso a sfruttare il terreno della famiglia della mia compagna qui ad Osnago nel Parco del Curone e ho iniziato a coltivare l'aloe. All'inizio è stato difficile, il terreno era incolto e non idoneo a questa coltivazione, ho fatto tutto con le mie forze e le mie braccia» ha spiegato il bioagricoltore, rendendolo così adatto.

Nel giro di poco tempo, sfruttando la vendita online e il passaparola, ha trovato la clientela di interessati, con acquirenti dalle zone di Varese, Bergamo, Monza Brianza, Como, ma anche dalla Toscana. C'è chi richiede la pianta intera e chi le foglie. «Il motivo per cui ho avviato questa azienda agricola non è certo quello di fare business. Non è immaginabile coltivando per circa 300 mq un terreno a disposizione di 1000 mq - ha dichiarato Spreafico - Voglio piuttosto mettere a disposizione della gente quello che non si trova normalmente».

Aloe barbadensis Miller

Aloe arborescens nel periodo di fioritura

Con cura ha messo in pratica alcuni suggerimenti di agronomi, amici che hanno visitato il Sud Africa e che hanno visto la crescita spontanea dell'aloe. Per ottimizzare la produzione utilizza metodi naturali, con l'aggiunta di minerali. Lascia poi crescere attorno piante officinali come l'achillea e la santoreggia che, oltre a fungere da pacciame, aiutano a far aumentare il contenuto di olii essenziali delle piante.

Piccoli, ma importanti accorgimenti a cui si dedica specialmente la sera e nel fine settimana, con qualche sacrificio ma soprattutto con tanta passione.
Marco Pessina
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