Lomagna: come difendersi dalle truffe e dai raggiri. In cattedra sale l'arma dei carabinieri

Qualche semplice consiglio per evitare le truffe sulla base della pluridecennale esperienza nell'Arma dei Carabinieri. Nel pomeriggio di martedì 19 giugno la popolazione anziana di Lomagna si è riunita nell'auditorium di via Roma per ascoltare il luogotenente Michele Gerolin e il maresciallo Christian Cucciniello della Stazione Carabinieri di Casatenovo. Hanno riportati casi quotidiani, suggerendo qualche comportamento di buone pratiche.

Il maresciallo Christian Cucciniello e il luogotenente Michele Gerolin

Regola numero 1, non fare entrare sconosciuti in casa. Tre o quattro persone estranee non si riescono a gestire. «Sono dei professionisti, sanno come distrarre e ci riescono bene. Il nostro cervello tende a rimuovere i volti di questi soggetti a causa dello stress e se il giorno dopo vi mostriamo delle foto non riuscite a riconoscerli. Succede così» ha dichiarato Gerolin. E nel caso si ha la sensazione di essere stati raggirati, è meglio annotarsi la targa, o almeno il modello dell'auto, osservare la direzione che prendono i sospettati. «Per noi tutti questi dati sono importati. Poi è vero che a volte si tratta di auto rubate o di targhe clonate, ma è pur sempre un punto di partenza per le indagini. Lomagna è strutturata bene perché ha solo quattro o cinque vie di ingresso. Quindi con le telecamere che verranno installate a breve si riuscirà ad avere dei informazioni più precise» ha proseguito.

Il maresciallo Cucciniello ha consigliato di evitare il confronto verbale perché i truffatori sono abili, abituati e hanno una marcia in più. Se entra un ladro in casa, è da evitare anche l'uso della violenza. «A una certa età non si è più molto agili. Poi non si sa quanti sono e se sono armati. Si può essere colti alla sprovvista e a rimetterci siamo noi. È troppo rischioso - ha dichiarato il luogotenente Gerolin, che ha poi rassicurato - Loro tendono a non usare la violenza perché il reato si trasformerebbe da furto a rapina, con la conseguenza di una maggiore pena». Gli uomini dell'Arma hanno infine elencato alcuni esempi classici di truffe, situazioni di cui sono vittime spesso gli anziani. La truffa della frutta, quando un finto venditore ambulante chiede un prezzo spropositato al reale valore della merce.

Una cassetta di frutta da 5 euro viene fatta pagare 50 euro. Altro classico è lo specchietto rotto dell'automobile. I truffatori fingono di avere subito un danno alla propria macchina accusando ingiustamente l'anziano e chiedono un rimborso immediato del danno. Nel dubbio - è stato consigliato - bisogna avvisare i figli o le forze dell'ordine prima di cedere all'insistenza e alle provocazioni dei truffatori. L'incontro organizzato in collaborazione con l'associazione pensionati di Lomagna ha riscontrato un buon successo. Gli anziani hanno ascoltato attentamente, si sono aperti raccontando episodi simili che sono accaduti in passato a loro e sono usciti dall'auditorium con qualche certezza in più.
Marco Pessina
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