Olgiate: approvato in 11 ore di consiglio il Pgt.Minoranze contrarie sui criteri utilizzati ''sì'' al 55% delle osservazioni presentate

È stato definitivamente approvato al termine di un consiglio comunale della durata "record" di circa 11 ore il Piano di Governo del Territorio di Olgiate Molgora, che ha visto i consiglieri confrontarsi nella mattinata di sabato 26 marzo su 101 osservazioni e pareri suò documento presentate da enti sovracomunali e privati cittadini ed esposte in consiglio da uno dei relatori del piano, l'architetto Valerio Testa. Dopo l'ascolto dell'Inno di Mameli (il consigliere Paolo Bianchi è uscito dall'aula) e un minuto di silenzio in memoria delle vittime del terremoto giapponese, è iniziata la discussione sull'accoglimento o al rigetto delle richieste dei residenti espresse dalla maggioranza consiliare del sindaco Alessandro Brambilla.

L'assise consiliare


Tali decisioni hanno trovato contrarietà e non poche perplessità da parte delle minoranze di "Vivere Olgiate", "Olgiate per la Libertà" e il consigliere indipendente Roberto Pezzuto, che hanno accusato la maggioranza di utilizzare "due pesi e due misure" a fronte di richieste simili. Oggetto del contendere alcuni vincoli presenti nel Pgt come la presenza di strade, elettrodotti o fasce di rispetto per particolari ambienti come il cimitero, a loro dire presi in considerazione per alcune richieste e non invece per altre.

Da sinistra l'assessore Marco Brambilla, il vice sindaco Riccardo Pirovano, il sindaco Alessandro Brambilla,
il segretario comunale e l'assessore Marco Canzi


"Ci asterremo su ogni osservazione e voteremo contro l'adozione del Pgt, perchè riscontriamo la mancanza di criteri omogenei di analisi delle singole situazioni" ha spiegato Paolo Bianchi di "Olgiate per la Libertà". Una posizione condivisa dal consigliere indipendente Roberto Pezzuto e ribadita da Fiammetta Brumana, unica rappresentante di "Vivere Olgiate" critica sulla risposta all'osservazione sull'ambito di trasformazione numero 1.

L'assessore Ambrogio Sala e i consiglieri di maggioranza


L'area inserita all'interno del perimetro del Parco era stata classificata come "dismessa" dai redattori del piano, mentre vi sorge un'attività di tipo agricolo di allevamento che ha presentato la richiesta di edificabilità con cambio di destinazione d'uso nella zona, non accolta dall'amministrazione. Finchè sarà presente l'attività agricola, ha spiegato l'architetto Testa, non sarà possibile costruire nulla, ma il consigliere di minoranza ha chiesto una maggiore tutela per un cittadino la cui attività non è stata considerata all'interno del Piano.

L'architetto Valerio Testa e il consigliere indipendente Roberto Pezzuto


L'assessore Marco Brambilla ha spiegato come in alcuni casi la decisione sia determinata dal Piano territoriale di Coordinamento del Parco del Curone, che comprende un buona fetta del territorio di Olgiate. La questione è sorta in merito all'area parcheggio prevista in località Pianezzo, dove una novantina di cittadini ha chiesto di annullare il progetto previsto a servizio della frazione perchè andrebbe a danneggiare il valore paesistico della zona. La richiesta è stata accolta in quanto espressione della volontà dei cittadini, con il parere contrario di Pezzuto. La maggioranza di "Uniti per Olgiate" ha più volte ribadito la particolarità di ogni singola osservazione, dove più fattori vanno a decretare risposte diverse su territori e situazioni possono sembrare molto simili.

I consiglieri Angelo Crippa e Paolo Bianchi di "Olgiate per la Libertà"



"Circa il 55% delle osservazioni presentate ha trovato parziale o totale accoglienza (49), ne abbiamo respinte quarantuno (il 45,56%) cioè meno della metà, di queste 16 (40%) sono state non accolte perché erano in aree protette (parco del Curone o plis)" hanno spiegato nella dichiarazione di voto. "Vorremmo evidenziare il buon numero di osservazioni dei cittadini, in anche grazie a noi che, partendo dal principio di una corretta trasparenza ed allo scopo di fornire più informazioni possibili, ha distribuito nella gran parte delle case un volantino in cui si dava notizia dell'approvazione del piano, si proponeva la carta del piano e si indicavano le date per le osservazioni, che ci hanno permesso di correggere errori cartografici e di migliorare la normativa. Riteniamo che l'obiettivo del piano sia stato raggiunto. Pur nell'attenzione agli interessi della collettività che richiede dei servizi, un paese vivibile e un paesaggio che crei identità, abbiamo anche lavorato per tenere conto il più possibile delle richieste individuali. Non abbiamo cambiato idea sull'area della collina del San Genesio, non solo per il polmone verde che rappresenta ma soprattutto, perché sappiamo essere soggetto a frane grandi o piccole, come già dimostrato in sede di adozione. Quindi confermiamo la nostra scelta di destinazione a PLIS. Nel sottolineare il parere positivo sull'impianto generale del PGT da parte degli Enti superiori (Regione, Provincia ed ARPA) e nell'accogliere le loro prescrizioni vogliamo ribadire, comunque, il nostro dissenso sul tracciato di nuova strada provinciale che collegherebbe la rotonda dello Scarpone a quella di Cicognola.


Oltre al giudizio negativo del geologo della VAS, per noi, se rimane così, in superficie, e non in galleria per tutto il tratto, si creerebbero notevoli problemi alle numerose aziende agricole che si trovano su quel tracciato e verrebbe sconvolto l'abitato di Beolco. Siamo costretti a recepirlo, ma ci batteremo perché non venga fatto in quel modo in sede di revisione del Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale.


Sinceramente abbiamo dubbi che questa opera possa essere realizzata, insieme all'altra via, in galleria, che da Scarpone porta a Beverate. Siamo, infatti, in tempi di tagli alla spesa pubblica e i patti di stabilità regionali e provinciali escludono investimenti simili".
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