Merate: al via al Viganò un progetto contro il gioco d’azzardo, con l'associazione Atipica
E' incominciato nella mattinata di giovedì 17 maggio il percorso che porterà gli studenti dell'Istituto Viganò di Merate a prendere confidenza con i problemi legati al gioco d'azzardo. Il primo step è stato l'incontro con tre educatrici dell'associazione ''Atipica'' di Besana Brianza che per due ore hanno assistito le classi di 3^A e 3^H. Un approccio consistito in un confronto molto aperto sull'argomento.
Le educatrici Sara Velati, Erica Berardi e Serena Baj dell’associazione ''Atipica'' di Besana Brianza
''Promuoviamo interventi di prevenzione sui minori, dedicandoci in particolare alle dipendenze e al bullismo - ha spiegato Serena Baj, una delle educatrici impegnate nel progetto - Abbiamo diviso gli studenti in tre gruppi secondo le regole della 'peer education', imparando cioè dalla condivisione e quello che già sanno gli altri compagni. Ci siamo concentrati sull'aspetto della dipendenza e sulle false credenze. Poi abbiamo chiesto ai ragazzi di esporre ciò che hanno ragionato ai propri compagni''.
Secondo gli studenti, innanzitutto, il gioco d'azzardo è un'illusione che richiede molto tempo, molto denaro e crea in breve tempo una forte dipendenza, con tutti i problemi (famigliari, sociali ed economici) che si porta appresso. Una considerazione fatta è che un giocatore non va aiutato pagandogli i debiti, ma piuttosto a riconoscere che deve farsi aiutare da qualche esperto.
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Ci sono poi quelli che gli alunni hanno definito tranelli del gioco d'azzardo: la quasi vincita, i numeri ritardatari, la pubblicità e gli stimoli visivi e sonori che emanano le slot machine. Uno dei tre gruppi ha ragionato sul concetto della ludopatia come malattia, elencando una serie di prese di coscienza quali l'illegalità del gioco per i minorenni. Il progetto proseguirà con il prossimo anno scolastico.
A.S.