Brivio,fessurazioni alla Bella Venezia per i lavori al Campello: 5.000€ rimettono pace

Nella foto il bacino del Campello con sullo sfondo l'edificio della Bella Venezia
L'accordo è stato trovato e sottoscritto nei mesi scorsi: l'atto di liquidazione della somma pattuita firmato con data 23 aprile 2018 dal responsabile dell'area tecnica geometra Marco Manzoni chiude dunque, formalmente, il cerchio, archiviando una vertenza trascinatasi per quasi un decennio. L'amministrazione comunale di Brivio corrisponderà 5.000 euro alla proprietà della "Bella Venezia" per seppellire definitivamente l'ascia di guerra in relazione ad un contenzioso apertosi nel 2008, con causa poi intentata formalmente in Tribunale a Lecco nel 2014.

Motivo all'origine della "bega" i danni patiti dallo storico immobile a seguito degli interventi eseguiti dalla società Delna - in nome e per conto del Comune - dopo l'acquisizione da parte dell'Ente pubblico dello "stagno" del Campello, successivamente trasformato dalla Giunta Motta in un parco didattico-fluviale. Lodevole l'intento originale del lavori: mettere mano agli argini, con un'azione preventiva e risolutiva, a tutela della nuova area pubblica e dei "confinanti" privati, tra l'altro senza spendere denaro dei contribuenti avendo messo in capo il progetto e la sua esecuzione a una realtà produttiva terza. L'inghippo è emerso però a escavazione iniziata: sarebbero infatti comparse delle crepe, interessando l'immobile un tempo sede di un rinomato ristorante conosciuto in tutto il territorio, edificato in una zona evidentemente fragile dal punto di vista idrogeologico. E controproducente si sarebbe poi rilevata anche la scelta progettuale che ha previsto la realizzazione di una sorta di paratia, così come evidenziato dai tecnici chiamati a pronunciarsi sul nesso tra le fessurazioni e i lavori. 14.000 euro il risarcimento chiesto in prima istanza dalla proprietà dello stabile. 5.000 euro l'accordo trovato per chiudere la vicenda con una stretta di mano, cifra ritenuta congrua anche dall'avvocato incaricato dall'Ente pubblico che così scrive nel proprio parere interamente richiamato dal responsabile dell'Ut: "Tanto premesso in fatto, ritengo la proposta formulata dal signor Mandelli Carlo Ariberto vantaggiosa per il Comune di Brivio per una serie di validi motivi. Innanzitutto l'importo preteso è notevolmente inferiore rispetto a quello richiesto in atto di citazione. Parte attrice, infatti, oltre a rinunciare a parte del danno materiale, rinuncia in toto al danno per mancato godimento dell'immobile dal 2008, agli interessi e alla rivalutazione monetaria. In secondo luogo le problematiche denunciate dal signor Mandelli sono oggettive, come rilevato nelle perizie tecniche che sono state via via redatte nel corso degli anni, e sono conseguenza dei lavori commissionati dal Comune a Delna. Una eventuale CTU, che verrà certamente ammessa in caso di proseguimento del giudizio con i conseguenti costi, non potrà che accertare l'esistenza di un nesso tra danno e l'esecuzione dei lavori di sistemazione del bacino. Inoltre vi è il rischio che Delna possa provare che i lavori presso il bacino venivano eseguiti secondo precise disposizioni e direttive del Comune. Sul punto si rileva che secondo la società terza chiamata proprio il Comune di Brivio indicava le modalità di intervento tramite la realizzazione di una paratia con pali prefabbricati lunghi 6 m. precompressi accostati con completo interramento finale sul lato verso l'immobile del signor Mandelli. Orbene le relazioni tecniche prodotte in giudizio rilevano la carenza e l'inadeguatezza di tale scelta progettuale rispetto alle caratteristiche geologiche del terreno. Se tale circostanza venisse confermata da un tecnico nominato dal Giudice, il Comune di Brivio potrebbe essere condannato a risarcire non solo tutti i danni subiti dall'attore ma, altresì, a rifondere le spese legali del signor Mandelli e della società Delna S.p.A. In sede transattiva, inoltre, il signor Mandelli Carlo Ariberto, unitamente agli altri comproprietari, rinuncerebbe al risarcimento per i danni futuri e/o per l'aggravamento di quelli esistenti, occasionati dai lavori di sistemazione del bacino. Situazione invero non esclusa, anzi di probabile verificazione, alla luce della relazione predisposta dallo studio Geoplanet. Tale pattuizione varrebbe anche per gli eventuali aventi causa degli attuali proprietari. L'accordo, dunque, definirebbe non solo la situazione attuale ma anche quella futura. Né il signor Mandelli né i suoi eredi o aventi causa potrebbero agire in giudizio contro il Comune di Brivio per eventuali futuri danni all'immobile occasionati dal medesimo fatto generatore. Infine occorre rilevare che, l'accordo transattivo verrebbe sottoscritto per accettazione anche dalle restanti comproprietarie dell'immobile interessato dai danni, signore Mandelli Beatrice e Mandelli Chiara. La circostanza non è di poco conto, se si considera che, senza tale accordo, il Comune di Brivio potrebbe essere citato in giudizio anche dalle restanti due comproprietarie con ogni conseguente impegno di spesa che, solo riguardo le spese legali, sarebbe superiore all'importo di Euro 5.000,00 che oggi viene richiesto. Alla luce di quanto esposto ritengo la proposta formulata da parte attrice opportuna e vantaggiosa per l'amministrazione".
Con la liquidazione della somma, il caso è chiuso.
A. M.
Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.