Merate: dopo l'arte e la poesia, le note della banda celebrano la ''Liberazione''


Il progetto ''Per un 25 aprile di Pace e di Futuro'' promosso dall'associazione ''La Semina'' si approssima alla sua conclusione e dopo aver fatto riflettere studenti, dialogare pittori e poeti, giovani e meno giovani, uno dei suoi ultimi lasciti al meratese è arrivato sotto forma di musica. Nella serata di martedì 24 aprile, infatti, l'oratorio San Giovanni Bosco di Merate ha ospitato il concerto ''Note di Pace'', organizzato dal sodalizio culturale con la collaborazione della ''Banda Sociale Meratese''.

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L'evento è stato un'ennesima occasione per la cittadinanza di ritrovarsi per discutere e approfondire i valori della Liberazione e della Pace, e ancora una volta è servito a indirizzare l'una e l'altra verso l'orizzonte della nostra società, verso i giovani perché un domani diventino cittadini più responsabili e soprattutto più tolleranti. Nella prima parte della serata, poco prima che la Banda si schierasse sul palco del teatro oratoriano, ci sono stati parecchi interventi.

Caterina Gabrielli, membro del consiglio direttivo dell’associazione ''La Semina'' e insegnante di filosofia al Liceo Agnesi di Merate

Quello di Caterina Gabrielli, membro del consiglio direttivo dell'associazione ''La Semina'' e insegnante di filosofia al Liceo Agnesi, è servito anche a rimarcare questo aspetto. ''Il progetto si è incaricato di attualizzare questa bella ricorrenza del 25 aprile - ha commentato - aggiornandola alle sfide del presente, che si configurano col riaccendersi di ideologie mosse dall'egoismo non solo nei confronti del diverso o dello straniero, ma anche contro la natura e le sue risorse attraverso uno sfruttamento indiscriminato ed esclusivo. Di fronte a queste minacce l'idea direttrice di questa iniziativa è stata quella di riattivare la memoria delle tragedie passate attraverso esperienze diversificate''.

La prof Gabrielli ha fatto riferimento a tutti i passi che ha compiuto il progetto ''Per un 25 aprile di Pace e di Futuro'' durante il suo svolgimento: l'allestimento delle tre mostre nei Comuni che hanno sostenuto l'iniziativa (Calco, Merate e Imbersago) insieme al concerto di martedì sera sono stati solo gli ultimi, preceduti da una serie di laboratori che hanno coinvolto centinaia di studenti di tutto il territorio, approfondimenti e tavole rotonde con la cittadinanza.

Rita Mauri, vicesindaco di Calco

Giovanni Ghislandi, sindaco di Imbersago

Andrea Massironi, sindaco di Merate

Un impegno sottolineato anche dal vicesindaco di Calco, Rita Mauri, intervenuta poco prima del concerto insieme al sindaco di Imbersago Giovanni Ghislandi e al collega meratese Andrea Massironi. ''Un percorso compiuto che ricordo si sta ancora compiendo, visto che le mostre rimarranno aperte fino al 28 aprile e che a Calco il prossimo 2 giugno ci sarà un nuovo incontro pubblico - ha commentato Mauri - La promozione della cultura della pace, considerata come ricchezza, è stata un utile riflessione su noi stessi e sulla storia, per il nostro futuro''. Un concetto rimarcato anche da Ghislandi, il quale ha aggiunto come ''l'arte, la cultura, la poesia e la musica, un linguaggio universale, sono una guida sicura''.

Renato Galbusera, uno degli artisti che ha partecipato alla mostra ''Dichiarazioni di Pace'' portata in Brianza da ''La Semina''

Massironi ha invece ringraziato pubblicamente Pierangelo Marucco, ex presidente de ''La Semina'', dicendo di aver accolto con ''entusiasmo questo progetto'', trovandolo ''uno dei modi più opportuni per fare in modo che il 25 aprile col passare degli anni non perdesse il suo significato''. Subito dopo ha preso la parola Renato Galbusera, artista milanese che ha esposto alcune sue opere nella mostra itinerante ''Dichiarazioni di Pace'' insieme ad altri colleghi, il quale prima ha evidenziato di come ''l'umanità si è impegnata per molto più tempo a farsi la guerra, che la pace'', e poi ha mostrato una serie di opere d'arte contemporanea (tra le quali la celebre Guernica di Picasso) spiegando di come i pittori si siano molto occupati del tema.

Il direttore della Banda Marcello Corti

La ''Banda Sociale Meratese'' si può dire che è riuscita ad interpretare al meglio il tema della serata e dell'intera iniziativa di pace per il 25 aprile. Alcuni brani sono stati oltretutto suonati con la collaborazione degli studenti dell'Istituto Comprensivo di Merate e quelli del Liceo Agnesi.

A.S.

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