Montevecchia: inaugurata la mostra di Sironi. La natura al centro della sua vita e dell'arte

Prosegue il progetto "Arte in officina" a Montevecchia. Il locale vicino al piazzale del benzinaio ospita la mostra di quadri di Luciano Sironi, pittore montevecchino che ha aderito alla campagna di raccolta fondi per la biblioteca nella futura Casetta Ter. Il 40% del ricavato dalla vendita dei quadri andrà infatti a sostenere il progetto.

Luciano Sironi con il sindaco Franco Carminati

Iniziativa simile si era svolta nel dicembre scorso con l'artista Alberto Bosisio ed entro l'anno si concluderà il ciclo di cinque esposizioni complessive. Sabato 21 aprile si è svolta inaugurazione della mostra di Sironi. «È un pittore con un coraggio fantastico - ha dichiarato il sindaco Franco Carminati nell'introdurre il pittore - Un paese si misura anche in cultura. Noi ci stiamo provando con questa mostra e con il progetto della biblioteca in Casetta che sostiene».

Luciano Sironi, Fernando Andrea Massironi, Franco Carminati

Una vita lavorativa da informatico, tra le strettoie dei codici per programmare i software, e l'esplosione della libertà creativa a colpi di pennellate. I soggetti delle sue tele sono diversificati, così come gli stili, segno di una curiosità e una ricerca formale in continuo divenire.

Il prof. Silvano Valentini

Ci sono tracce del suo vissuto, dai ballerini di tango alle verdi campagne. Appassionato di ballo, ha praticato oltre al tango, anche il valzer e il quickstep. Nel 2006 le prime opere sul tema della danza, in corrispondenza del periodo in cui aveva iniziato a scendere in pista con minor frequenza.

Fernando Andrea Massironi

Durante l'inaugurazione è intervenuto il critico d'arte Silvano Valentini: «Negli anni ha affinato la tecnica e la poetica. Alcuni quadri sono molto materici, altri hanno toccato un estremo punto di informalità verso l'interiorità artistica».

Complimenti ricevuti anche dal Maestro Fernando Andrea Massironi, con il quale Sironi ha esordito e poi proseguito con un interscambio di idee e spunti artistici. «Luciano si dedica alla pittura con amore e fatica. Osservando le sue opere, si comprende che è ansioso sulle problematiche legate alla natura - ha commentato Massironi - Queste opere diventeranno fondamentali quando le bellezze della natura non ci saranno più. Penso vada apprezzato anche il lavoro intellettuale che sottende l'esecuzione». Ultimamente al centro della produzione di Sironi ci sono i paesaggi naturali. Si riconosce la rapidità del gesto che imprime dinamicità in ciò che rappresenta.

«È una modalità di esecuzione che mi sta appassionando e mi affascina - ha ammesso l'artista - Allontanarsi dalla realtà è complicato perché significa ricostruirla. Bisogna fare i conti con la complessità della sintesi. È sempre la natura ad offrire però lo spunto, anche nella scelta dei colori».

Il paesaggio collinare che dipinge lo conosce nel profondo. Ora si definisce con orgoglio un contadino, coltiva a mano le balze, come suo padre prima di lui. «È anche un modo per mantenere pulito il territorio».

La mostra rimarrà aperta fino alle ore 19.30. Il 5 e il 6 maggio ci sarà invece la mostra di Enrico Conti. A fine del prossimo mese un altro appuntamento con Pinuccia Comi. Si concluderà nel periodo natalizio con Pietro Tagliabue.
M.P.
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