A rischio il servizio trasporto disabili per Calco e Olgiate. Mancano i volontari Auser

E' stata l'assessore di Calco Antonia Fasoli a lanciare l'allarme ma trattandosi di una situazione generale il "campanello" è suonato un po' per tutti, Olgiate in primis visto che si avvale del medesimo servizio.

Con l'inizio del 2019 l'Auser non potrà più garantire il trasporto di persone con disabilità presso le strutture del territorio, e questo a causa della mancanza di volontari. La notizia esternata nel corso dell'assemblea distrettuale, in realtà, non ha colto di sorpresa in quanto è da anni che il problema del trasporto disabili o persone anziane affidato esclusivamente ai volontari, è al centro di
L'assessore Antonia Fasoli e il presidente Auser Giorgio Munari
momento di confronto per una soluzione più "strutturata". Si vorrebbe creare una piattaforma dove mettere in rete tutte le associazioni, con le loro disponibilità e i bisogni cui far fronte, e poi partire con una pianificazione che abbia però alle spalle un sostegno istituzionale, così il volontario sia il "supporto" non il soggetto principale sui cui grava tutto.
Tornando alla situazione di Calco/Olgiate, in base alla convenzione, l'eventuale decisione di recedere dal contratto va comunicata sei mesi prima della scadenza, ragion per cui la comunicazione è giunta in questi giorni agli uffici, così da "mettere le mani avanti".
L'Auser, guidato da Giorgio Munari, conta 35 volontari di cui 16 per il trasporto, 9 accompagnatori (che non guidano) e 10 per altri servizi su richiesta del comune. Si tratta di persone che mettono a disposizione il loro tempo libero per più ore la settimana e che hanno un'età che va dai 55 anni agli 82. L'aumento dell'età, la mancanza di nuove leve e gli impegni, famigliari e personali, che si fanno più intensi, chiaramente ha portato il sodalizio a tirare le somme. Purtroppo in negativo poiché, nonostante gli appelli lanciati nei mesi scorsi (CLICCA QUI) le fila del gruppo non si sono rimpolpate. Ogni giorno l'Auser effettuata trasporti al mattino e al pomeriggio per una dozzina di disabili residenti nei due comuni e la prospettiva che tale servizio non ci sarà più, porta ora a interrogarsi con urgenza su come risolvere il deficit.
L'assemblea ha manifestato la volontà di creare dei "tavoli di lavoro" con le varie realtà e provare a ragionare, lontani dai campanilismi, in un'ottica di una collaborazione più ampia a vantaggiosa per tutti.
S.V.

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