Lomagna: il gruppo sportivo 'tifa positivo' con il progetto di Cannavò e Don Rigoldi
E' pronta a contagiare anche Lomagna la filosofia di ''Io tifo positivo'', il progetto della onlus milanese ''Comunità Nuova'' di Don Gino Rigoldi, ideato insieme allo storico direttore della Gazzetta, Candido Cannavò, che da anni promuove il connubio sport ed educazione. Una filosofia positiva, appunto, per un progetto che si è già dimostrato vincente in tanti luoghi d'Italia, e anche della Brianza, dove gli educatori sportivi dell'associazione hanno già avuto modo di applicare il proprio metodo.
Un ''bene'' che questa iniziativa intende fare uscire in ognuno dei ragazzi e delle ragazze che parteciperanno alle giornate in programma attraverso la sensibilizzazione verso molti aspetti positivi dello sport: la solidarietà e il fair play, ovviamente, partendo innanzitutto dalla disabilità nello sport e da come alcuni atleti riescano ad affrontare con lo spirito giusto determinate situazioni. Una sfida proposta in tante scuole e in tante società sportive, ''incontreremo solo quest'anno quasi 140 gruppi'', ha detto in proposito l'educatore, pronta a debuttare a Lomagna per insediarsi ancora di più sul territorio.
Tony Supino e Claudia Cecini, educatori di ''Io tifo positivo''
Educatori come Tony Supino e Claudia Cecini, per la precisione educatori sportivi, che mercoledì sera, 4 aprile, presso l'auditorium lomagnese di via Roma, hanno tenuto un primo incontro conoscitivo con la cittadinanza. Venerdì 5 aprile, infatti, l'iniziativa si appresta a debuttare nella palestra comunale e coinvolgerà, dalle 18 alle 19.30, i giovani atleti della squadra di basket del GSO. L'incontro di mercoledì sera è servito a Supino e Cecini, i due referenti di ''Io tifo positivo'' per il lecchese, a dare un'infarinatura di quello che avverrà durante gli incontri previsti a Lomagna ai presenti, purtroppo non moltissimi, tra i quali anche gli amministratori locali, compreso il sindaco Stefano Fumagalli, e don Lorenzo Radaelli.Un ''bene'' che questa iniziativa intende fare uscire in ognuno dei ragazzi e delle ragazze che parteciperanno alle giornate in programma attraverso la sensibilizzazione verso molti aspetti positivi dello sport: la solidarietà e il fair play, ovviamente, partendo innanzitutto dalla disabilità nello sport e da come alcuni atleti riescano ad affrontare con lo spirito giusto determinate situazioni. Una sfida proposta in tante scuole e in tante società sportive, ''incontreremo solo quest'anno quasi 140 gruppi'', ha detto in proposito l'educatore, pronta a debuttare a Lomagna per insediarsi ancora di più sul territorio.
