Merate: l'ex segretario Mario Blandino cita il comune e chiede 16mila euro di diritti di rogito

Mario Blandino
L'amministrazione di Merate resisterà in giudizio contro il ricorso promosso dall'ex segretario comunale Mario Blandino per il riconoscimento dei diritti di rogito maturati nell'anno 2016 e per i primi sei mesi del 2017. Si tratta di un ammontare complessivo pari a 16.283,46 (7.940,73+ 8.342,73) e che sarà oggetto di discussione della prima udienza davanti al giudice del lavoro del tribunale di Lecco, il prossimo 02 maggio.


Su tale questione il comune di Merate, come si legge nella deliberazione n.30 del 13 marzo 2018, pubblicata ieri all'albo, aveva posto preciso quesito alla ragioneria generale dello Stato che, in una nota si era espressa ritenendo condivisibile "l'orientamento della Corte dei Conti, espresso anche nella sua autorevole composizione della sezione delle autonomie". In particolare nella delibera 21/2015 la Corte dei Conti ha statuito il principio di diritto secndo cui "...i diritti di rogito competono ai soli segretari di fascia C", così come è stato interpretato dalla sezione regionale di controllo per il Lazio: "il diritto di rogito compete esclusivamente ai segretari di comuni di piccole dimensioni collocati in fascia C mentre non spetta ai segretari che godono di equiparazione alla dirigenza, sia essa assicurata dalla appartenennza alle fasce A e B, sia essa un effetto del galleggimento in ipotesi di titolarità di enti locali privi di dipendenti con qualifica dirigenziale". Per rappresentare l'ente in sede di giudizio ci sarà l'avvocato Annibale Massimo Valsecchi del foro di Milano.
Mario Blandino era tornato a Merate nel settembre 2014 dopo un periodo trascorso a Corsico. A Palazzo Tettamanti è rimasto fino al 31 ottobre 2017 prendendo in contemporanea la carica di segretario generale dell'ente provincia di Lecco, dove è entrato in servizio ufficialmente dal 1° settembre.
S.V.
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