Merate: festa per i 90 anni degli alpini. La loro storia tra intitolazioni e volontariato

Sabato 24 marzo l'auditorium comunale di Merate ospiterà il concerto di Pasqua offerto dal coro Grigna di Lecco. Sarà un evento importante durante il quale ci sarà la consegna della borsa di studio alla memoria di "Corrado Petroni" e l'occasione per festeggiare il traguardo delle 90 primavere raggiunte dalla sezione delle penne nere di Merate.

 


Fondato nel 1928, il gruppo era nato come occasione di aggregazione e ritrovo per non disperdere lo spirito del corpo e mettere a disposizione il proprio tempo e le proprie capacità a fin di bene. Fra i promotori Alessandro Tettamanti, Capo Gruppo, Giacomo Corti, Giuseppe e Giovanni Novini, Ambrogio Spada e Giovanni Ghezzi. "Nei primi anni la vita del gruppo si limitò alla partecipazione alle adunate nazionali ed alle più importanti manifestazioni delle sezioni e dei gruppi vicini" si legge in una delle presentazioni del sodalizio "Solo viene segnalato un importante raduno, nel 1932, per l'inaugurazione ufficiale del gruppo. Non si ha traccia dell'attività negli anni a seguire solo dal 1946 si nota qualche segno di risveglio dopo la parentesi bellica. Si ricorda una distribuzione gratuita di riso a famiglie di alpini indigenti". Gli anni Sessanta sono quelli della "rinascita" o quantomeno della ripresa di entusiasmo e voglia di fare. Nel 1962 si organizza una manifestazione per il ritorno delle salme di Caduti in Albania. Sono diversi poi gli eventi che si susseguono: il raduno "Alpini della Bassa Brianza", la "Pro Mutilatini di don Gnocchi" (1964), il "pro Rifugio Cazzaniga" (1965); la collaborazione con l'Amministrazione Comunale (1968) per il 50° anniversario di Vittorio Veneto, con l'accompagnamento di reduci sui campi di battaglia.

 

Il gemellaggio con Busto Arsizio


"Nel 1971, sempre su invito dell'Amministrazione Comunale, viene organizzata la manifestazione del IV novembre e l'inaugurazione della via don Carlo Gnocchi, con la presenza di una cinquantina di piccoli ospiti della "Pro Juventute". Gli anni successivi trovano il gruppo impegnato nella gestione e ripristino del Rifugio Cazzaniga-Merlini ai Piani di Artavaggio, di proprietà della Sezione di Lecco. Attività di per sé motivante e lodevole ma che, assorbendo tutte le risorse disponibili, causa l'abbandono di ogni altra attività, con conseguente notevole calo del numero degli iscritti (148 a 98 in soli quattro anni!)".

 

2003: posa dell'effige di Don Carlo Gnocchi

 


Per far ripartire la vita del gruppo si decide, nel 1976, di organizzare una grande manifestazione, con la presenza di numerosi artisti di fama nazionale, grazie all'interessamento del concittadino Luciano Tajoli, con una raccolta di fondi a favore dei terremotati del Friuli e, nel 1978, un grande raduno per il 50° di fondazione del gruppo. Vengono stabiliti dei momenti "immancabili": l'adunata nazionale, i raduni sezionali, un paio di gite e poi la Sagra dell'Uva, a fini benefici. Nel 1983, in un locale concesso in comodato d'uso dalla parrocchia, viene aperta la nuova sede sociale, ristrutturata con il contributo e, soprattutto, con il lavoro intenso e disinteressato di un buon numero di alpini.
Si consolidano nel frattempo i rapporti con gli altri gruppi della Bassa Brianza, arrivando ad organizzare tutti insieme e con successo, l'annuale Raduno del 5° Alpini e del 2° e 5° Artiglieria da Montagna, oggi ridenominato Raduno del 2° Raggruppamento. Soppressa, dopo nove edizioni, la Sagra dell'uva, per il diminuito interesse della popolazione e degli stessi alpini, non furono però interrotti i contributi ad altre iniziative, come la costruzione dell'asilo di Rossoch, voluto dalla Sede Nazionale dell'Associazione, là dove sorgeva il comando del Corpo di spedizione italiano in Russia.

Una delle cerimonie nel salone di Palazzo Prinetti

Oggi appuntamenti immancabili con le penne nere sono le cerimonie ufficiali del 25 aprile e del 4 novembre, con il corteo, la deposizione della corona di alloro al monumento in Piazza degli Eroi e l'omaggio ai caduti. A fine gennaio la battaglia di Nikolajewka, che prima aveva la solennità della cerimonia nel salone regale di Palazzo Prinetti, e oggi viene ricordata con una Messa in chiesa parrocchiale alla presenza del coro degli alpini di qualche sezione gemella. A fare da filo conduttore di tutte queste manifestazioni lo spirito di dedizione e aiuto che da sempre caratterizza il corpo, presente a vendite benefiche, lavori a favore della comunità, momenti aggregativi finalizzati a raccolte fondi.





S.V.

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