
Angelo Baiguini
Il M5S può festeggiare a livello nazionale, da vincitore indiscusso. Al Nord gli elettori non si sono però ancora fidati del Movimento che si è fatto conoscere in maniera prorompente con il V-Day di oltre dieci anni fa. Nel collegio alla Camera di Merate il candidato all'uninominale Angelo Baiguini non ha raggiunto la soglia del 20%, arrestandosi al 18,74%. Sul dato nazionale esprime grande entusiasmo:
«Siamo soddisfatti. È un risultato che ci aspettavamo, anche qualcosa di più». È sui risultati locali che Baiguini avanza un'analisi singolare sugli sconfitti. Non il M5S (che si è lasciato sorpassare dal PD), non Forza Italia (12,39%), bensì la Lega, pur essendo il partito maggioritario al 33,7%.
«La Lega ha perso una grande occasione. Hanno eletto un candidato che per loro stessa ammissione era impresentabile. A noi mancherà un rappresentante del territorio. Lupi rappresenta un partito che non conta niente a livello nazionale». Una sconfitta quindi per la Lega, ma anche per tutto il Meratese, secondo Baiguini. Un ultimo commento sull'affermazione del suo Movimento sul territorio e al Nord:
«Quello al Movimento 5 Stelle è anche un voto di protesta, è inutile negarlo. C'è tanta esasperazione tra la gente, ma evidentemente nell'urna i cittadini hanno preferito affidarsi ai soliti partiti.»