Merate, Camera: PD 1° partito col 27,4%, la Lega è al 25,9%. Lupi 43,5% meno del dato di collegio. Gatti 33%. M5S 18%
Come per il Senato anche per la Camera il Partito Democratico si classifica al primo posto in città col 27,4%. Ma pur con l'aggiunta di +Europa al 4,6% non consente a Adele Gatti di battere il candidato del centrodestra Maurizio Lupi che chiude al 43,5%. Del resto la coalizione era data largamente per favorita anche se il risultato di Lupi in città è inferiore a quello ottenuto a livello di collegio che è al 52,2%. Sconfitto il candidato dei 5 Stelle Baiguini che non arriva al 18%. La Lega ha ottenuto in città il 25,9% contro il 35% a livello di collegio pur con poco più della metà delle sezioni scrutinate. Male anche Forza Italia che si ferma al 13%. Liberi e Uguali è al 3,4%.
In questo quadro proiettato sulle comunali del 2019 un centrodestra unito non dovrebbe avere difficoltà a vincere le elezioni anche se come noto il livello locale risente molto meno dell'influenza dei partiti con l'eccezione forse proprio di Lega e Movimento 5 Stelle. Tuttavia, anche detto questo, la Lega di Merate dovrà sviluppare una profonda riflessione per un risultato che, per quanto migliore rispetto al dato nazionale, è decisamente peggiore se paragonato a livello di collegio e quindi di provincia sia sul Senato (33,8%, 337 su 423 sezioni scrutinate) sia sulla Camera (34,4%, 144 su 199).
La sezione guidata da Franco Lana ha sicuramente bisogno di un forte rinnovamento anche se resta il primo partito della coalizione.
Sorprende invece il dato del Partito Democratico che, mentre affonda a livello nazionale e ottiene un 20% alla Camera nei collegi 7 di Merate e 8 di Lecco e un 21% al Senato, in città supera di slancio il 27% confermandosi il primo partito in assoluto. E questo dato è sicuramente prezioso in vista delle comunali del prossimo anno. Certo bisognerà vedere se i grillini vorranno partecipare pur non disponendo, almeno tuttora, di un candidato forte e quindi, in caso negativo, dove andrà il 17% ottenuto da Baiguini. Gino Del Boca e i suoi, comunque, possono essere soddisfatti del risultato soprattutto guardando alla disfatta nazionale del segretario Matteo Renzi.
