Sanità, trasporti, terzo settore i capisaldi di Gatti e Straniero
Continua il tour del PD negli ultimi 15 giorni di campagna elettorale e a brevissima distanza dalla chiusura dei sondaggi che lo danno in calo. Venerdì 16 febbraio la tappa a Merate si è dislocata tra il Mandic di Merate, che pare non abbia dato il permesso di concedere uno spazio interno, e la cooperativa Casa Amica.
Raffaele Straniero da consigliere di opposizione in Regione si è battuto per le condizioni dei treni. Ora si candida per la guida con Giorgio Gori della Lombardia.
Gino del Boca, Gian Mario Fragomeli, Raffaele Straniero, Adele Gatti e Veronica Tentori
Assente per motivi familiari il segretario regionale PD Alessandro Alfieri, candidato al Senato, la delegazione dem è stata nutrita. Tra i candidati, la sindaca di Airuno Adele Gatti per il seggio uninominale di Merate alla Camera, la deputata Veronica Tentori che cerca di riconfermarsi nel collegio uninominale di Lecco. Presenti anche Luca Gaffuri, che a Como è candidato deputato al plurinominale, Gian Mario Fragomeli in lista a Monza. Per il Senato Cristina Bartesaghi all'uninominale di Lecco. A dare il benvenuto il segretario del circolo di Merate Gino del Boca. «La sanità è uno dei settori che costa di più. Ha molti problemi, ma ne risolve anche tanti - motiva Adele Gatti - Il Mandic si distingue per eccellenza in molti settori. L'integrazione delle cronicità, i servizi socio-assistenziali, le cure palliative. Con il PD di Gori in Regione non c'è rischio che questo presidio chiuda. Il punto è capire come rimanga aperto e quali risorse investire perché resista nel migliore dei modi possibili».Raffaele Straniero da consigliere di opposizione in Regione si è battuto per le condizioni dei treni. Ora si candida per la guida con Giorgio Gori della Lombardia.
Rocco Crea, responsabile produzione del coop B di Casa Amica
La compagine del Partito Democratico si è poi diretto presso la sede di Casa Amica. Ad attenderli il volto storico della cooperativa Gabriella Mauri e il dott. Fulvio Beretta. Sono stati riassunti i traguardi in 30 di attività e la crisi superata che ha fatto rischiare di chiudere i battenti. «Dicono che siamo una realtà virtuosa - ha riconosciuto Beretta - e i risultati ci danno ragione». Da quattro persone iniziali, ora la cooperativa ospita 20 disabili per il centro socioeducativo e dà lavoro a 72 persone tra dipendenti e non nel laboratorio della coop di tipo B.
M.P.