La prescrizione salva il commercialista ''clochard'' Paolo Magnani, imputato a Lecco per esercizio abusivo della professione

La scorsa settimana era stato arrestato dai carabinieri della Catturandi di Milano che non si erano fatti tradire da quell'aspetto all'apparenza trasandato. Dietro ai vestiti sporchi e a quella barba così lunga da coprirgli quasi tutto il volto, si nascondeva Paolo Magnani, bergamasco d'origine e fiscalista di professione, almeno sino a qualche anno fa, quando era stato sospeso dall'ordine dei commercialisti del proprio ambito di competenza.
Secondo le risultanze delle indagini condotte dai militari il 48enne - condannato a 7 anni con una sentenza già passata in giudicato - avrebbe raggirato alcuni investitori, sottraendo loro un patrimonio milionario. Per ''darsi alla macchia'', il bergamasco aveva assunto le sembianze di un clochard, tanto che la sua residenza era diventata un casolare abbandonato a Merate, circondato dalla boscaglia e dove si rifugiava dopo aver messo a segno i vari colpi, in compagnia di alcuni cani (clicca qui per visualizzare l'articolo).
Di lui questa mattina si è occupato anche il giudice monocratico del tribunale di Lecco, Enrico Manzi. Magnani doveva infatti rispondere del reato di esercizio abusivo della professione (art.348 c.p.) per un episodio risalente a otto anni fa quando, già sospeso (e successivamente radiato) dall'ordine dei commercialisti, avrebbe depositato in via telematica le dichiarazioni dei redditi di alcuni soggetti, pur non avendo più la titolarità per farlo.
I controlli effettuati nel luglio dello stesso anno dagli enti preposti avevano accertato questa presunta condotta irregolare (effettuata a Barzanò tramite un computer), con la conseguente segnalazione alla Procura di Lecco e l'apertura di un fascicolo a carico del commercialista, poi rinviato a giudizio e oggi in carcere. Il trascorrere del tempo ha però fatto maturare i termini di prescrizione, tanto che stamani il vice procuratore Pietro Bassi nella sua breve requisitoria ha chiesto il non doversi procedere nei confronti del 48enne Magnani.
Una tesi accolta dal giudice Manzi che ha dichiarato il processo estinto per l'intervenuta prescrizione.
G. C.
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