Richiedenti asilo: da Roma quasi un milione di euro per la conversione in Sprar di 51 posti ora etichettati come Cas

C'è anche la Comunità montana della Valsassina tra gli enti che si sono aggiudicati le risorse messe a disposizione dal ministero dell'Interno col decreto numero 20458 del 2017 per potenziare lo Sprar. A fronte della richiesta di ampliamento per 72 unità da parte dell'ente guidato da Carlo Signorelli, il dicastero ha riconosciuto 66 posti, assegnando per il loro implemento un contributo pari a 911.613,99 euro.   
Sono diventati 91 quindi i posti Sprar nella nostra Provincia. Questo non significa che aumenta lo spazio per l'accoglienza, si tratta infatti di una riconversione di 51 posti che prima erano Cas - Centri di accoglienza straordinari - in Sprar nonchè del passaggio sotto la competenza distrettuale dei 15 posti originariamente gestiti dal comune di Lecco a cui vanno aggiunti i 25 posti già in essere della Comunità montana.
I comuni interessati sono: Osnago, Merate, Cernusco, Santa Maria Hoé, Bulciago, Verderio, Sirtori, Casatenovo e Castello Brianza.   
Manila Corti
Cosa significa questo concretamente lo spiega Manila Corti della Comunità montana: "Innanzitutto con lo Sprar ad essere titolare del progetto di accoglienza non è più la Prefettura ma i Comuni (che nel nostro territorio hanno scelto di delegare la Comunità montana per la gestione del servizio) e poi - soprattutto - cambia la tipologia di progetto: si esce dalla logica della gestione dell'emergenza secondo la quale sono impostati i Cas, nei quali con i ragazzi si lavora sulla conoscenza della lingua e del territorio, per entrare in quella dell'accoglienza e dell'integrazione, lavorando con l'obiettivo di rendere i richiedenti asilo autonomi dalle strutture una volta che otterranno il riconoscimento dell'asilo. I gestori lavorano in rete con i Comuni e le altre realtà del territorio, cambia la qualità del sistema di accoglienza, oltre al fatto che la durata del bando è più ampia, c'è quindi una continuità maggiore e ci sono requisiti più stringenti da parte del ministero".  
Questa è dunque la strada che sta intraprendendo in maniera graduale il nostro territorio, sono infatti una trentina una i Comuni della Provincia di Lecco che hanno manifestato il loro interesse d aderire ai progetti Sprar.
Manuela Valsecchi
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