S. Maria: un girotondo di personaggi per il presepe 2017. Galleria dalle 4 parrocchiali
Girotondo intorno a Gesù Bambino nel presepe “minimalista” – ma allo stesso tempo curato in ogni dettaglio – realizzato quest’anno in una nicchia della parrocchiale di Santa Maria Hoè.




Confermandosi campioni in originalità – ancora si ricordano la Natività ambientata tra le macerie per invitare a riflettere sulla tragedia del terremoto e di quei Paesi nel mondo che non conoscono Pace così come quella modellata interamente utilizzando la pasta del pane – i volontari che curano l’allestimento, di dicembre in dicembre, della sacra rappresentazione, per l’edizione 2017, hanno lasciato spazio alla fantasia dei più piccini.



Attorno al Figlio di Dio fatto Uomo sono state posizionate – oltre alle grandi statue di Maria e Giuseppe – una serie di personaggi realizzati a mano, curati in ogni dettaglio, inclusa la pelliccia maculata di una bella bionda e la barba di Babbo Natale, perché, sì, anche il buon vecchietto dal vestito amaranto quest’anno ha trovato posto in un simpatico e allegro presepe da significato profondo, ispirato alla frase “E venne ad abitare in mezzo a noi”.
Simbolo per eccellenza delle festività, la Natività non manca nemmeno nelle altre tre parrocchie della Comunità pastorale Sant’Antonio Abate della Valletta.





A Rovagnate colpiscono semplicità e candore: pochi i personaggi inseriti e le “strutture” inseriti in un piano completamente… sommerso dalla neve. Decine e decini di batuffoli di cotone rendono infatti “ovattata” l’atmosfera, riscaldata da lucine colorate e dalla stella cometa che si staglia sul fondale completamente nero.






A Perego, invece, varcando l’uscio della chiesa intitolata a San Giovanni, è lo scorrere dell’acqua a richiamare l’attenzione, ancor prima di raggiungere il presepe. Nella ricostruzione di una Betlemme nostrana – con tanto di indicazione per il paese divenuto frazione di La Valletta Brianza – sono stati infatti inseriti due fontanili effettivamente in funzione. La volta stellata, poi, cambia tonalità permettendo al visitatore di veder scorrere, in pochi istanti, un’intera giornata.



E infine, “su” a Monte, completando il tour - dopo aver magari varcato l’uscio della Chiesa Antica che ospita l’immancabile mostra di presepi e diorami curata dall’associazione Pelagus e dopo aver gettato un occhio anche alla creazione 2017 dei “Bagaj” in oratorio – basta guardare l’altare per un quadro d’insieme: Maria, Giuseppe, il Bambinello, i pastori e le pecore sono… al loro solito posto. Una certezza, come le festività che ogni anno si sforzano di portare un pizzico di serenità per tutti.




Confermandosi campioni in originalità – ancora si ricordano la Natività ambientata tra le macerie per invitare a riflettere sulla tragedia del terremoto e di quei Paesi nel mondo che non conoscono Pace così come quella modellata interamente utilizzando la pasta del pane – i volontari che curano l’allestimento, di dicembre in dicembre, della sacra rappresentazione, per l’edizione 2017, hanno lasciato spazio alla fantasia dei più piccini.



Attorno al Figlio di Dio fatto Uomo sono state posizionate – oltre alle grandi statue di Maria e Giuseppe – una serie di personaggi realizzati a mano, curati in ogni dettaglio, inclusa la pelliccia maculata di una bella bionda e la barba di Babbo Natale, perché, sì, anche il buon vecchietto dal vestito amaranto quest’anno ha trovato posto in un simpatico e allegro presepe da significato profondo, ispirato alla frase “E venne ad abitare in mezzo a noi”.
Simbolo per eccellenza delle festività, la Natività non manca nemmeno nelle altre tre parrocchie della Comunità pastorale Sant’Antonio Abate della Valletta.





A Rovagnate colpiscono semplicità e candore: pochi i personaggi inseriti e le “strutture” inseriti in un piano completamente… sommerso dalla neve. Decine e decini di batuffoli di cotone rendono infatti “ovattata” l’atmosfera, riscaldata da lucine colorate e dalla stella cometa che si staglia sul fondale completamente nero.






A Perego, invece, varcando l’uscio della chiesa intitolata a San Giovanni, è lo scorrere dell’acqua a richiamare l’attenzione, ancor prima di raggiungere il presepe. Nella ricostruzione di una Betlemme nostrana – con tanto di indicazione per il paese divenuto frazione di La Valletta Brianza – sono stati infatti inseriti due fontanili effettivamente in funzione. La volta stellata, poi, cambia tonalità permettendo al visitatore di veder scorrere, in pochi istanti, un’intera giornata.



E infine, “su” a Monte, completando il tour - dopo aver magari varcato l’uscio della Chiesa Antica che ospita l’immancabile mostra di presepi e diorami curata dall’associazione Pelagus e dopo aver gettato un occhio anche alla creazione 2017 dei “Bagaj” in oratorio – basta guardare l’altare per un quadro d’insieme: Maria, Giuseppe, il Bambinello, i pastori e le pecore sono… al loro solito posto. Una certezza, come le festività che ogni anno si sforzano di portare un pizzico di serenità per tutti.
A. M.