Il dr. Enrico Magni, una vita tra storie di tossicodipendenza


Nel corso dell'assemblea d'istituto il dott. Enrico Magni è stato invitato a tenere una conferenza con gli studenti riguardo tossicodipendenze e disagio giovanile.

Il dr. Enrico Magni


Psicologo, psicoterapeuta, sessuologo e criminologo è stato chiamato come esperto di dipendenza da sostanze stupefacenti in qualità di ex presidente del NOT (nucleo operativo tossicodipendenze) e della comunità di recupero di Bellano. Dopo essersi presentato ai suoi uditori, lo psicologo ha mostrato i suoi libri "Droghe ricreative" scritto a quattro mani con Franco Riboldi, "Storie borderline della mia pipa" e "Parlo con te" che ha lasciato alla biblioteca del Liceo esortandone la consultazione così come ha invitato alla lettura della sua ultima pubblicazione: "Delirio".

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Magni ha spronato i ragazzi a formulare domande, più propenso a favorire il dialogo e lo scambio di idee piuttosto che impostare l'incontro come un monologo unilaterale intriso di dati e nozioni. "Negli anni '80 l'eroina dominava la scena, poi dal 1991 fa la sua comparsa l'ecstasy. La scoperta della molecola che la compone risale agli anni '30, nel 1985 viene sintetizzata e poi distribuita" ha spiegato per contestualizzare storicamente il fenomeno della tossicodipendenza "durante un incontro pubblico con dei genitori nel 1992 ho esposto l'emergente problema delle ecstasy, sentendomi rispondere che non prevedendo l'utilizzo delle siringhe ma trattandosi di pastiglie per così dire "pulite", che non lasciavano traccia, indolori, l'ecstasy a loro andava bene".

Da qui l'interruzione di qualsiasi tipo di rapporto con i genitori e degli insegnanti: "mi è sembrato che con questa risposta stessero aprendo le porte all'ecstasy". Ha poi continuato: "C'è dunque un passaggio storico nell'uso della sostanza: oggi l'eroina in linea di massima non viene più assunta tramite iniezione, con il pericolo di trasmissione di epatite ed HIV che portava con sè questo metodo. Allora era diventata assordante la questione dell'eroina e della sieropositività e, nonostante il rischio di contagio oggi sia in aumento, questo dato viene silenziato. Così come l'uso delle sostanze: l'importante è che non seminino morte". Al termine questa premessa, lo psicoterapeuta ha mostrato agli studenti tramite il supporto di video descrittivi le caratteristiche biologiche del cervello e gli effetti che le sostanze stupefacenti hanno su di esso.

Nonostante l'argomento fosse alquanto impegnativo, il dottor Magni ha saputo mantenere l'attenzione dei ragazzi grazie alla capacità comunicativa e agli strumenti multimediali utilizzati. Infatti, prima di lasciare ampio spazio alle domande e ai dubbi postigli dai ragazzi, ha concluso il suo intervento con video di testimonianze di ex tossicodipendenti, immagini che hanno fortemente colpito i giovani spettatori.
F.F.
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