Paderno: ''Mobike'' lasciata in stazione, in barba alle regole

Articolo due comma sette del regolamento per l’utilizzo del servizio di bike sharing ''Mobike'', attivo a Milano: ''L’utente dovrà prendersi ragionevolmente cura della bicicletta''. Diversi altri punti all’interno del capitolo ''Termini e condizioni'' consultabile anche da chi non ha stipulato un contratto con la suddetta società (a questo indirizzo: mobike.com/it/terms), sembrano suggerire che le bici non dovrebbero uscire dal confine del capoluogo lombardo, delineato dalla tangenziale, in modo da non rendere il veicolo indisponibile per gli altri clienti.

La Mobike al centro parcheggiata accanto alla stazione di Paderno

Eppure, nel giro di poche settimane, siamo già al secondo caso di biciclette del bike sharing rinvenute nelle stazioni meratesi. L’ultima, questa settimana, è stata lasciata da qualcuno parcheggiata in una rastrelliera accanto alla stazione di Paderno. Qualche settimana prima un’altra ad Osnago, di una società differente che però offre sempre un servizio di ''free-floating'', che permettono sostanzialmente un utilizzo più libero delle due ruote a pedali, rispetto ad altri ''sharing'' come ''BikeMi'', e dunque di non dover necessariamente riporre la bicicletta in un luogo prefissato, ma ovunque la sua presenza non violi il codice della strada oppure non intralci il passaggio di marciapiedi o strade.
La stazione di Paderno, tuttavia, non sembra rientrare nella sfera dei luoghi dove è possibile parcheggiare una ''Mobike'', che a Milano sono più o meno 8mila in tutto e da quando sono state lanciate dall’azienda cinese hanno subito diversi vandalismi, seppure sembra in una percentuale molto inferiore a chi ne fa un utilizzo più civile. In alcune circostanze, una volta scesi dal treno a Milano o poco prima di correre per prenderne uno, gli utenti sono costretti ad affannarsi per prelevare l’ultima bici in condivisione disponibile, oppure, per chi utilizza “BikeMi”, per trovare un parcheggio libero. In ogni caso, una bicicletta in più potrebbe fare la differenza. Ciò che è accaduto a Paderno, inoltre, riconduce ad altri atti di scarsa civiltà che danneggiano chi ha una bici propria. Nelle ultime settimane, infatti, come hanno segnalato anche alcuni lettori, sembrano essersi intensificati i furti di biciclette.
Ester Cattaneo
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