Meratesi nel pallone/15:a Lomagna un Inter Club attivissimo erede del sodalizio fondato negli anni '60, riaperto nel 2007

L'esclusione della Nazionale di calcio ai Mondiali che si svolgeranno in Russia nel 2018 ha di certo lasciato con l'amaro in bocca i tifosi di tutta Italia, per le modalità con cui è avvenuta. Fuori allo spareggio con la Svezia, una squadra forse troppo sottovalutata dal gruppo italiano, una sconfitta che ha fatto tremare per qualche giorno le poltrone dei vertici della FIGC, con le dimissioni prima dell'allenatore Gianpaolo Ventura e poi quelle del presidente Carlo Tavecchio, forzate anche dalle rimostranze interne della Federazione.

Interisti lomagnesi allo Stadio Olimpico di Roma, durante la finale di Coppa Italia del 2011

Alberto Bonanomi, storico fondatore dell’IC,
ad Appiano Gentile con il presidente del sodalizio Alessandro Rovelli

Tutto ciò, per i tifosi, si traduce nella piena concentrazione verso la propria squadra del cuore, almeno per i prossimi due anni. Quelli in cui l'Inter di Luciano Spalletti potrebbe molto probabilmente tornare nell'Europa che conta, dove il nerazzurro manca dalla stagione 2012/2013, e magari vincere uno scudetto. Se c'è una squadra rivelazione nel campionato attualmente in corso è proprio l'Inter, paragonando il suo andamento con quello delle scorse annate.

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Ed è perciò che a Lomagna si respira un certo entusiasmo, malgrado la mancata qualificazione ai Mondiali. I numeri del suo Inter Club, infatti, dicono che in paese una grossa fetta di popolazione è attaccatissima ai colori nerazzurri. Quasi 150 iscritti al sodalizio nei primi mesi del campionato, con le iscrizioni ancora aperte, picchi fino a 250 persone tesserate negli anni del famoso ''Triplete''. Una realtà perciò importante, che per Lomagna è quasi una sorta di Pro loco, attivissima a livello sociale e quando c'è da rimboccarsi le maniche per aiutare il prossimo. Basti pensare che tra i suoi iscritti figura anche il parroco lomagnese, don Lorenzo Radaelli.

Il punto ristoro allestito dall’IC Lomagna durante una edizione della Babbo Natale Run



Lo stand allestito dall’Inter Club per sostenere le attività del Comitato Maria Letizia Verga


LA STORIA: DI FONDAZIONE IN RIFONDAZIONE
 
Le radici del club nerazzurro lomagnese affondano in paese per la prima volta nel 1960. Non risultano esserci più documenti, fotografie o aneddoti. Ma già allora, è certo, Lomagna era un paese dalla forte presenza interista tra i cittadini. Poi, per chissà quali ragioni, il gruppo si sciolse. ''Sappiamo poco del primo Inter Club, ma sappiamo che c'era - ha commentato Alberto Bonanomi, consigliere tutto fare del club - Quel club è rimasto aperto per un po' di anni, poi le persone hanno smesso di frequentare ed è finita così. Allora eravamo ragazzi, verso la fine degli anni '80, quando ci mettemmo assieme per rifondarlo. Il sodalizio fu intitolato a Walter Zenga, che allora era uno dei portieri più forti al mondo. Ci ritrovavamo nell'ex Bar Primavera, allora gestito da Alessandro Rovelli''. L'esperienza di questa seconda rifondazione non durò però molto. Nel 1997 il club abbassò di nuovo la saracinesca, salvo poi riaprire nel 2007 più in forma che mai. Molti di quei ragazzi, che nel frattempo sono diventati uomini, ora fanno parte del direttivo del sodalizio che ormai ha raggiunto i suoi primi dieci anni. Il presidente, una delle figure più storiche del paese, non solo per gli interisti, è Alessandro Rovelli, che è anche il presidente della bocciofila. Le cariche sono un po' sparse, nel senso che tutti si danno da fare come possono. Ci sono Bonanomi e insieme a lui Fabio Sala e Luca Scotti, il vicepresidente Ferdinando Crippa, Matteo Zizza, Mauro Cogliati e Davide Pirovano. Attualmente il club interista è senza sede, ma può comunque contare sulla disponibilità dei titolari del bar Faber per guardare la partita in tivù. La mancanza di una sede, però, non sembra fermare l'intraprendenza degli interisti lomagnesi.

La squadra dell’Inter Club alla prima edizione della Festa dello Sport di Lomagna nel 2009

Foto di gruppo alla festa di Natale del 2009


LE ATTIVITA': DAL CALCIO AL SOCIALE
 
Si va dalle cene con personaggi illustri ai banchetti di raccolta fondi da destinare alla ricerca. Nel mezzo, eventi sportivi, culinari, serate danzanti e una presenza praticamente stabile durante tutte le manifestazioni organizzate in paese da altre associazioni. In pratica, la partita si guarda se rimane del tempo. ''Il ritrovo classico è quello per vedere le partite assieme - ha commentato Bonanomi - Anche negli anni '90 non eravamo soliti andare tutte le settimane allo stadio. Certo, qualche trasferta importante l'abbiamo fatta. Diverse volte siamo riusciti a portare tanti bambini allo stadio, attraverso il tesseramento al club. Non potremo mai scordare però quando abbiamo allestito il maxi schermo nel centro sportivo di Lomagna per la finale di Champions del 2010, quando l'Inter vinse il Triplete''.

Con i giovanissimi iscritti al sodalizio, davanti allo Stadio San Siro

L’Inter Club a cena con lo storico terzino colombiano Ivan Cordoba

Tra i momenti più conviviali, invece, ci sono le cene sociali, alle quali in almeno due occasioni hanno partecipato dei personaggi entrati, per merito delle loro prodezze sui campi di calcio, nella storia interista. Di queste ci sono diverse foto della cena del 2009 con Evaristo Beccalossi e del 2012 con Ivan Cordoba. Ogni tanto, poi, il direttivo si ritrova per svolgere le riunioni ''societarie'', dove tra una cosa e l'altra vengono anche organizzate le importantissime manifestazioni che contraddistinguono l'attivo club interista di Lomagna, alle quali non manca di partecipare anche la componente femminile del sodalizio. Oramai, l'IC è una presenza fissa tra gli organizzatori della festa dello sport al centro sportivo e della Lomagnada (camminata enogastronomica). Di recente è una particolare manifestazione dedicata al barbecue, il BBQ Contest, e durante le corse dell'AVIS-AIDO e la Babbo Natale Run non manca mai il punto ristoro per i corridori. In diverse occasioni, inoltre, l'Inter Club di Lomagna ha sostenuto la causa della ricerca medica, come nel caso del banchetto allestito per raccogliere fondi da destinare al Comitato Maria Letizia Verga.

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A.S.
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