Merate: mille studenti coinvolti in Dialoghi, il progetto che vuole sconfiggere i violenti

Che si tratti di un marito prepotente, di un bullo o di un razzista, il denominatore comune è sempre e soltanto uno: la violenza. Se a combatterla ci si mettono scuole, associazioni e consorzi e se persino il Governo da il suo sostegno, allora il denominatore diventa il progetto ''Dialoghi - Imparare a conoscere per generare rispetto''.

Una rete di scuole, dall'Istituto Viganò e dal Liceo Agnesi di Merate fino agli istituti comprensivi di Cernusco, Casatenovo, Brivio, Olgiate, Barzanò e La Valletta, un consorzio come l'Azienda Speciale Retesalute, un'associazione come L'altra metà del cielo, insieme. Un progetto, questo ''Dialoghi'', sviluppato con la collaborazione e il coinvolgimento di almeno mille studenti, presentato all'attenzione di un bando gravitante attorno alle disponibilità economiche del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri (anche attraverso i fondi strutturali europei per la scuola).

Da sinistra: l’insegnante dell’Agnesi Patrizia Bui, Marina Bonalume, responsabile dell’ufficio bandi
e progetti di Retesalute, l’attore di SciaraProgetti Ture Magro e la professoressa del Viganò Lucilla Barassi

Nello specifico, un bando rivolto a coloro che avessero l'intenzione di contrastare qualsiasi forma di violenza di genere attraverso l'educazione, partendo cioè dagli adulti di domani. Il contributo di così tanti studenti, dei grafici dell'Istituto Viganò, le idee di enti come Retesalute che lavora da sempre con i servizi sociali e a contatto con le vittime di violenze, così come L'altra metà del cielo, che rappresenta un rifugio sicuro per le donne maltrattate, non poteva che produrre un progetto corposo e ricco di iniziative.

Amalia Bonfanti, presidente dell’associazione L’altra metà del cielo

Lo scorso aprile, ''Dialoghi'' ha permesso ai partecipanti meratesi di posizionarsi 35esimi a livello nazionale nella graduatoria del bando e di ricevere finanziamenti pe 42mila euro. Le iniziative all'interno del progetto sono innumerevoli. Si va dai laboratori ai workshop, dalle conferenze con gli esperti a rappresentazioni teatrali, e tutto viene svolto ''per favorire la diffusione di una cultura del rispetto e contrastare qualsiasi forma di discriminazione, prevaricazione e violenza'',  cioè come indicato nella locandina di presentazione dello spettacolo ''Malanova'', andato in scena martedì sera, 22 novembre, nell'auditorium di Merate (mentre la mattina dello stesso giorno era stato proposto alle quarte dell'Istituto Viganò).

La dottoressa Manuela Campeggi, dirigente scolastico del Vigano e dell’Agnesi

L'occasione, uno dei tanti tasselli che compongono ''Dialoghi'', per chi in questo progetto ci ha creduto e ci crede tanto da presentarlo alla platea nutrita che si è riunita martedì in auditorium. Per il Viganò e l'Agnesi, ai margini dello spettacolo, sono intervenute rispettivamente le professoresse Lucilla Barassi e Patrizia Bui.

La dirigente scolastica ha invece preso il microfono per prima, in avvio di serata, illustrando la natura di ''Dialoghi'' aggiungendo che ''l'obbiettivo è di combattere con i nostri mezzi tutte quelle manifestazioni di cui purtroppo si parla molto negli ultimi tempi - come se non fossero mai capitati prima - che ora emergono  molto di più, tra  bullismo e discriminazioni'', e poi ringraziando ''tutti coloro che hanno attivamente partecipato al progetto''.

La dottoressa Grazia dell’Oro di Retesalute

Per conto di Retesalute martedì sera sono intervenute le dottoresse Marina Bonalume, responsabile dell'ufficio bandi, e Grazia dell'Oro, che ha sottolineato l'importanza dei finanziamenti ricevuti perché ''sono un'opportunità importante per rendere possibili iniziative che altrimenti non si farebbero''.

L’assessore di Merate Giuseppina Spezzaferri con Amalia Bonfanti

''Retesalute da sempre promuove campagne antidiscriminatorie, occupandosi e supportando anche donne vittime di violenza in collaborazione con L'altra metà del cielo - ha proseguito - Dialoghi ci ha permesso però di rafforzare alcune attività con i ragazzi, che saranno i protagonisti di un atteggiamento verso la parità di genere''.

Dell'Oro, a questo proposito, ha presentato un questionario (che si trova a QUESTO link) sviluppato dagli studenti e che pone domande ''semplici ma non banali'' sulle nostre azioni di tutti i giorni. Poco prima che incominciasse lo spettacolo è intervenuta anche Amalia Bonfanti, presidente di L'altra metà del cielo, che ha voluto riportare all'attenzione dei presenti i dati raccolti dagli sportelli dei sodalizi.

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''La violenza è spesso presentata come qualcosa che viene perpetrata da qualcuno che non si conosce, da un estraneo - ha commentato - E invece, purtroppo, non è così. I dati che abbiamo dicono che li 90% delle violenze avvengono in casa, e che il 90% delle donne che si rivolgono a noi sono mamme''.

L'attore Ture Magro in scena in auditorium

Attraverso lo stimolo del progetto Dialoghi, Bonfanti ha annunciato che i volontari dell'associazione stanno partecipando a dei corsi di formazione per portare questi temi nelle scuole frequentate dai più piccoli, partendo dall'asilo per arrivare alle medie. Ture Magro, attore di SciaraProgetti, monologhista nello spettacolo ''Malanova'', con le sue parole, con i dialoghi riportati nei ricordi di un ragazzo meridionale innamorato, ha dato a tutti quanti evidenti spazi di riflessione attorno al tema della violenza di genere.
A.S.
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