Cernusco: dal Togo i 5 migranti ospiti in paese, ora il ricongiungimento familiare

Casa San Paolo a Cernusco
Quando era ospite di un altro Centro di Accoglienza Straordinaria in Puglia, ha già avuto varie esperienze sia di attività socialmente utili, sia di lavori veri e propri, seppure sporadici. Nei primi incontri con l'amministrazione comunale, si è reso disponibile a svariati tipi di mansione e ha iniziato a frequentare il corso di lingua italiana alla sede più vicina del Centro Provinciale di Istruzione per gli Adulti. Il viaggio della moglie e delle tre figlie è più recente. L'ultimo soggiorno è stato a Lecco, attraverso la cooperativa Progetto Itaca. Per la signora è previsto il corso di italiano per donne straniere, che Cernusco ha attivato lo scorso 24 ottobre. Si tratta di due lezioni a settimana da un'ora e mezza ciascuna. Una figlia è stata inserita settimana scorsa in una classe seconda della scuola media dell'Istituto Comprensivo "Giovanni Verga" di Cernusco Lombardone, mentre per la mezzana sono ancora in corso le pratiche per entrare alla materna. La terza è invece fin troppo piccola e in questa fase la sua crescita sarà affidata alle cure domestiche. I cinque nuovi inquilini della Casa S. Paolo, in via Vittorio Emanuele II, attendono anche il ricongiungimento familiare della quarta figlia, la più grande di età, che attualmente si trova in un centro per minori non accompagnati a Trento. La struttura abitativa raggiungerà così la sua massima capienza per sei persone. Ferruccio Conte, assessore alle Politiche Sociali - Immigrazione e Famiglia, ha commentato: «Come spesso accade con le famiglie numerose, i vari componenti hanno dovuto affrontare la traversata del mare in tempi diversi e al momento dello sbarco sulle coste italiane non è stato loro possibile riunirsi subito. A Cernusco hanno trovato una collocazione stabile e speriamo che questo li aiuti non solo a ritrovare l'unità familiare, ma anche quella serenità indispensabile per ripensare e riprogettare la propria vita qui». Anche il primo cittadino Giovanna De Capitani ha espresso un messaggio di benvenuto ai primi richiedenti asilo che il suo Comune ha iniziato ad accogliere: «Mi auguro possano trovare un po' di tranquillità e serenità adesso che sono finalmente insieme». La sindaca ha quindi lanciato un invito ai suoi concittadini: «Sono certa che la comunità cernuschese saprà stare vicino a questa famiglia e aiutarla a ricostruirsi una vita dignitosa in Italia con prospettive migliori per le ragazze. Ciascuno di noi saprà fare la propria parte». Un piccolo gruppo di volontari, indirizzato dall'amministrazione, ha già posto le primissime basi per l'integrazione conoscendo la famiglia, nonostante l'Ente locale sia stato avvisato a ridosso dell'arrivo dei richiedenti asilo. Formalmente l'accordo è avvenuto tra la Prefettura di Lecco e Consolida, che ha vinto e attivato lo scorso 1° ottobre un bando indetto dalla Comunità montana. All'interno del Consorzio è presente la Cooperativa Sociale L'Arcobaleno, che aveva espresso la disponibilità ad allocare i migranti nell'edificio di fronte alla stazione di Cernusco. La Onlus lecchese, infatti, ha in essere un contratto di comodato ad uso gratuito con l'Istituto secolare Discepole del Crocefisso, per la gestione della casa di accoglienza. In passato la struttura è stata impiegata nell'ottica di housing sociale per i cittadini più bisognosi, in collaborazione con Retesalute. L'ultima occupazione risale ai primi sei mesi del 2016. Secondo quanto dichiarato dall'assessore Conte, nell'ultimo anno non è pervenuto un numero di richieste sufficienti a sfruttare interamente gli spazi. Dopo un consulto con le suore laiche, proprietarie dell'immobile "Casa S. Paolo", la coop si è così orientata all'accoglienza dei migranti, settore in cui opera da tempo all'interno della rete di Consolida e Farsi Prossimo. Gli operatori della Cooperativa L'Arcobaleno si occuperanno dei vari aspetti burocratici, di tutto ciò che concerne i documenti e la richiesta di asilo politico della famiglia, oltre a orientare gli ospiti della casa ai vari servizi del territorio e seguirli nell'accesso agli stessi.
M.P.























