Alla Rocchetta il tradizionale ritrovo del clan degli scout

Nel fine settimana del 21 e 22 ottobre 2017, come ogni anno, il clan della Rocchetta si è ritrovato con il responsabile curatore Fiorenzo Mandelli, presso l'omonimo Santuario per celebrare l'ingresso dei nuovi membri giovani. Questa Comunità si reca ogni anno alla Rocchetta per ricordare un evento accaduto ormai settant'anni fa.


Un gruppo di ragazzi scout, durante un'uscita in canoa nei canali adiacenti il fiume, entrarono per errore in un canale di risucchio della centrale idroelettrica Bertini. Miracolosamente tutti ne uscirono illesi e ritenendosi graziati, per riconoscenza alla Madonna, diedero inizio alla tradizione che ancora è da questo gruppo portata avanti. Da allora infatti scelsero il Santuario della Rocchetta di Proto d'Adda per iniziare ogni nuovo anno della Comunità facendo memoria del "miracoloso" avvenimento. Così è avvenuto anche quest'anno per il 70° anniversario. Sabato mattina il Clan è arrivato per allestire il luogo in modo da renderlo adatto all'accoglienza degli ospiti, tra cui i vecchi membri dello stesso Clan.

Nel pomeriggio, secondo la tradizione, tutto è iniziato con l'entrata in Clan dei giovani, che avviene in seguito alla personale scelta di firmare la cosiddetta Carta di Clan, che riassume i valori fondamentali della Comunità. A questo è seguito la cerimonia dell'insediamento dei nuovi capi clan e il passaggio di testimone da don Stefano Bersani, che ha seguito il percorso spirituale del clan per molti anni a don Claudio Nora, parroco di S.Maria del Suffragio (Mi),  che sarà la loro nuova guida spirituale. In seguito a questo momento, tenutosi nella piccola chiesa del Santuario, un gruppo di ragazzi ha gestito un'attività invitando gli scout di varie generazioni a riflettere insieme confrontandosi sui valori dello scoutismo e chiedendosi se i valori attuali fossero i medesimi di quelli degli inizi. E'emerso che i valori dello scoutismo rimangono quasi inalterati pur a distanza di molti anni. Quindi si tratta di valori sempre vivi che formano l'animo scout e permettono a chi li segue di costruire se stessi e di imparare a relazionarsi col mondo con spirito critico e consapevolezza. Insegnano a rispettare il prossimo, a mettersi al servizio dei più deboli e ad essere testimoni.

Il momento è avvenuto durante la condivisione della cena che è avvenuta in allegria e semplicità.  La serata prosegue con l'ingresso dei più giovani nella branca di noviziato accolti con scherzi secondo tradizioni consolidate. Dopo la prova di iniziazione sono ufficialmente parte della comunità. Ora che la comunità è completa nel suo nuovo assetto si è pronti per condividere il momento della Messa, da tutti vissuto da alcuni con commozione per il ricordo dei tempi passati e da altri con lo sguardo di trepidante speranza verso futuro. La Messa è stata concelebrata da don Claudio Nora e don Alberto Mandelli a notte inoltrata nella chiesa illuminata dalle candele e risonante di canti e preghiere. Al momento dell'offertorio sono stati consegnati i fazzolettoni verde-neri, simbolo dei Rover e delle Scolte del Milano 1, il Canzoniere e il distintivo del 70°.  Salutato il noviziato è stato dedicato l'ultimo momento alla proiezione delle foto delle routes e delle attività svolte durante l'anno passato, in pieno spirito scout di condivisione delle esperienze vissute. Con le lacrime agli occhi e col cuore carico di gioia tutti si sono congedati e salutati con l'augurio di ritrovarsi l'anno prossimo. Lo scoutismo è spirito di condivisione e gioia pura e semplice dello star bene insieme.  
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