Osnago: visita ai murales. Allo Spazio Opera binario della fantasia e mostra su Jannacci

Un itinerario artistico è stato quello proposto dall'amministrazione di Osnago sabato 21 ottobre. Per conoscere qualcosa in più sulle espressioni creative partite dal basso non si poteva non calcare le strade che le costeggiano.

Il tragitto prevedeva come tappe i murales realizzati la scorsa estate all'interno dell'iniziativa "Lascia un segno, colora un ricordo" per rievocare qualcosa, un ideale, una persona. Angelo Tiengo, che a Osnago è stato consigliere comunale, assessore all'Urbanistica e vice sindaco, è intervenuto pubblicamente questa volta in rappresentanza del Gruppo Pittori che ha preso in carico la riqualificazione della cabina Enel di piazza della Pace. Hanno rappresentato con delle immagini simboliche la pace, la tutela dell'ambiente e l'integrazione. In via Gorizia poi sono state inaugurate le "Ali della pace", disegnate dagli alunni delle scuole di Osnago.

Gli amici di Nicola Beretta

L'assessore alla Cultura Maria Grazia Caglio ha sottolineato l'impegno dei ragazzi, il cui risultato non si presta solo ad essere osservato ma anche e soprattutto ad essere fruito. Lo spunto che si è avuto è infatti quello di dare la possibilità a chiunque di farsi fotografare con le ali.

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Fuori programma, Bruno Freddi - curatore della manifestazione artistica biennale "La voce del corpo" si è soffermato sul murales della "colonna" dell'Enel in via Pinamonte. Sono stati i Burke Brothers dal Nevada a dipingerlo nell'edizione del 2016.

Bruno Freddi

I due fratelli hanno gli antenati di origine italiana che sono migrati dapprima in Svizzera e poi negli Stati Uniti. Gli artisti hanno così deciso di rappresentare frontalmente e a metà il loro nonno "bambino" sulle spalle del bisnonno. L'altra metà l'hanno realizzata a Vogorno, in Svizzera, sulle pareti della ex casa di famiglia.

A Osnago Erik e Mike hanno trovato ospitalità per una settimana. Dopo aver completato la parte italiana di "Nostalgia" si sono fatti prestare due biciclette per giungere fino in Svizzera e completare l'opera. Il percorso inaugurale ha sostato nei pressi del circolo Arci La Lo.Co. di Osnago, che nel 2016 aveva indetto il concorso "Young Arts Contest".

Il sindaco Paolo Brivio e Sandro Barzi

Il writer Giambattista Leoni ha voluto omaggiare il suo collega Ermanno Crippa, scomparso prematuramente, con "Il viaggio di Vaste", una riproduzione di sogni e speranze immerse nella profondità di un orizzonte. Intanto al Largo Galimberti i genitori e gli amici di Nicola Beretta erano pronti ad accogliere il gruppo di visitatori a cielo aperto. Durante l'estate avevano dipinto i tre lati disponibili della cabina Enel in memoria del loro compagno di risate e allegria, morto lo scorso aprile mentre era in volo su un ultraleggero. Infine il momento clou allo Spazio Opera Fabrizio De André.

Dapprima la testimonianza diretta dell'artista Bruno Freddi al "binario della fantasia", così ha ribattezzato l'ingresso all'auditorium completo sui due lati di rievocazioni del cantautore genovese. «Abbiamo bisogno della gioia, della fantasia e anche del dolore che ci ha regalato De André - ha spiegato Bruno Freddi - Questo ingresso è la "stazione successiva" di Bocca di Rosa. Il suo treno si ferma al binario 3 che qui ad Osnago non abbiamo. È il nostro binario della fantasia». A destra c'è infatti il treno su cui sono in viaggio Bocca di rosa, Fabrizio De André e le persone che gli furono care. Don Andrea Gallo a un finestrino. All'altro Pier Paolo Pasolini, a cui Faber ha dedicato "Una storia sbagliata".

E poi Fernanda Pivano, la traduttrice dell'Antologia di Spoon River, da cui De André ha attinto per l'album "Non al denaro non all'amore nè al cielo". Molti dei personaggi descritti nel disco sono stati dipinti da Freddi sulla parete sinistra, insieme ad altre figure legate al cantautore. Il suonatore Jones, il pescatore, il bombarolo, un matto, Carlo Martello, un giudice, gli indiani al fiume Sand Crick, il carabiniere e il prevosto. E poi anche Georges Brassens che De André ha rivisitato e Paolo Villaggio, compaesano e coautore di un testo come "Carlo Martello ritorna dalla battaglia di Poitiers". Tutti lì al "Binario 3" che non c'è.

La giornata si è conclusa in onore a Enzo Jannacci. È stata inaugurata la mostra-tributo che raccoglie il lavoro dei principali fumettisti, illustratori e artisti italiani. Circa 100 opere (a Osnago in versione riprodotta) che sono state realizzate per poi essere battute all'asta, devolvendo il tutto alla Caritas. Il primo a spiegare le origini del progetto è stato il sindaco Paolo Brivio, che dirigeva il giornale di strada Scarp de' tenis quando nel 2013 è morto Jannacci.

Si presentarono alla redazione Sandro Barzi e Davide Paté per proporre di realizzare un'iniziativa in comune. È così che nacque "La mia gente", la mostra che ebbe luogo nello stesso anno a Wow - Spazio Fumetto di Milano. Dato il successo si replicò analogamente nel 2015 con "Gente di altri tempi". Hanno aderito gli artisti più disparati da Silver di Lupo Alberto, Staino, ai disegnatori di Diabolik, della Disney. Persino Paolo Conte ha donato il proprio contributo. «Ognuno di loro - ha dichiarato Sandro Barzi - si è espresso nella massima libertà.

Con i loro diversi stili hanno dimostrato l'immensa diversità di Jannacci. Per lavoro ho sempre a che fare con persone che basano la proprio vita sulla creatività, ma di genio ne ho conosciuto solo uno
». È un punto su cui ha insistito anche il sindaco: «Le sue canzoni costituiscono la colonna sonora della nostra vita. Hanno innestato messaggi importanti. Jannacci è l'esempio dell'identità nella molteplicità. Era di origini pugliesi, ma cantava in dialetto milanese.

Era cabarettista, cantnate, medico. Ha saputo contaminarsi di tutto. La sua vita è un inno all'identità fatta di molteplicità
». Dopo l'aperitivo sul palco dello Spazio Opera De André si è esibita la band semi-osnaghese "La Bottega del Droghiere di via Roma 22", che ha proposto un repertorio del miglior cantautorato italiano. La mostra rimarrà allestita fino al 4 novembre. Sarà aperta domenica 22, sabato 28 e domenica 29 ottobre, mercoledì 1° e sabato 4 novembre, sempre dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Marco Pessina
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