Merate: Sermida Modena compie 100 anni. Un secolo sulle spalle e non sentirlo ... Ogni settimana macina chilometri

Sermida Modena


Ieri, alla vigilia del suo centesimo compleanno, Sermida si è concessa una "passeggiata" e, a braccetto della sua badante, ha salito uno dietro l'altro, i gradini della scala santa di Imbersago. Tutti. Senza tentennamenti tanto da arrivare ai piedi della statua di Papa Giovanni XXIII in 19 minuti netti.

Con Don Biagio e i figli Maurizio (a sinistra) e Guido


Una tempra e una vitalità che davvero non trovano probabilmente eguali e che di questa nonnina, sempre curata, attenta e curiosa del mondo e di ciò che le accade attorno, sono motivo di invidia anche per chi di anni ne ha meno della metà dei suoi.

Sermida Modena, infatti, oggi domenica 22 ottobre ha valicato la soglia dei 100. Nativa di Verona era giunta in Brianza negli anni Quaranta, dopo il matrimonio con Gino Bonfanti di Imbersago, conosciutissimo per essere stato un pilota di aerei durante la seconda guerra mondiale e un apprezzato ciclista (CLICCA QUI). In gioventù aveva lavorato alla manifattura Tabacchi di Verona per poi proseguire nella sede di Milano. Inutile dire quale sia l'elisir di lunga vita. Sermida ogni giorno assiste alla Messa nella cappella dell'ospedale.

Seduta sulla seconda panca a sinistra dell'altare canta, prega inginocchiandosi sulla predellina, riceve la comunione mettendosi in fila al centro della navata e poi a fine celebrazione aiuta a sistemare i libri dei canti. Il suo è un percorso identico tutti i giorni: dalla casa di Via San Vincenzo raggiunge la chiesa utilizzando l'ingresso posto sulla strada. Terminata la funzione, però, per camminare un po' e tenersi allenata scende verso la portineria, percorre via Cerri e risale il tratto che costeggia la proprietà dell'ospedale fino a giungere alla sua villetta. Fino a qualche tempo fa arrivava, sempre a piedi, alla zona commerciale di Cernusco per comperarsi le scarpe. Adesso si ferma all'Auchan.

La "scalata" dei gradini di Madonna del Bosco

 

Curatissima nell'abbigliamento, sempre ordinata nell'acconciatura, Sermida ama le unghie con lo smalto colorato che le donano quelle tinte di cui non ha bisogno perchè è già la sua vitalità a sprigionare allegria.

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Ogni domenica il rito è la pasta che lei prepara a mano per i suoi figli, Guido e Maurizio, per i 3 nipoti e i 4 pronipoti. "Faccio le tagliatelle, altrimenti i miei non mangiano" racconta soddisfatta. Sabato sera a festeggiarla è stato Don Biagio Fumagalli cappellano dell'ospedale che per la sua presenza discreta e costante ha voluto regalarle un quadretto.

Il regalo di Don Biagio

I festeggiamenti si sono poi ripetuti domenica mattina, alla funzione delle 8, quando l'abbraccio e gli auguri sono arrivati dagli altri fedeli presenti in chiesa. Tutti perplessi e decisamente anche un po' invidiosi sull'età di Sermida... Ad accoglierla poi per un momento dolce, un piccolo rinfresco per un carico così importante di anni.

Sermida con il sindaco e il pronipote più giovane, Nicola di due anni


Il pomeriggio non ha poi mancato di dare altre emozioni. Al termine del pranzo che tutta la famiglia ha consumato al ristorante, il sindaco Andrea Massironi ha fatto una visita a sorpresa alla sua "concittadina" speciale, portando una pergamena e un libro sulla storia di Merate.

Mentre la nipote Flavia, figlia di Sandra (sorella di Sermida), ha letto una poesia composta durante il viaggio da Roma a Merate, per festeggiare la zia.
ALLA ZIA SERMIDA

Quando arrivasti sulla Terra
infuriava la Gran Guerra.
(C’era pure una gemella,
ma fosti tu più vispa e bella).
Poi, da “Giovane Italiana”,
sei cresciuta forte e sana.
Signorina, hai messo i tacchi;
lavoravi nei Tabacchi,
fino a quando sulla Terra
è scoppiata un’altra guerra.
Sono stati tempi brutti,
con le bombe e tristi lutti,
ma un bel giorno, malandrino,
è arrivato lo zio Gino.
Ti ha portato qui in Brianza
e ben presto hai messo panza:
hai avuto due bambini,
Guido e “Mauri”, i miei cugini.
Son passati alcuni anni,
per fortuna senza danni,
e son giunti tre nipoti,
e poi anche i pro-nipoti.
Dall’America, da Roma
e ovviamente da Verona,
oggi eccoci a te intorno
a gioire, in questo giorno,
del traguardo che hai tagliato:
100 anni hai completato!
Dai più vecchi, un po’ acciaccati,
ai più piccoli ed amati,
tutti uniti in allegria
ti diciamo emozionati:

TANTI AUGURI, CARA ZIA!

Con tantissimo affetto - Flavia

Merate, 22 ottobre 2017

S.V.
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