Brivio:la storia del ponte in una mostra per raccontare i 100 anni dall’inaugurazione

''Brivio era stato per secoli uno dei più frequentati punti di passaggio del territorio di Milano e quello della Repubblica di Venezia. Anche quando il fiume non divise più che due provincie dello stesso Stato, il vecchio traghetto bastò a conservare al paese la sua importanza. Ma allorché a poca distanza si gettò sull'Adda il maestoso ponte di Paderno, il transito pubblico, bisognoso di sempre maggiore rapidità, ribelle ad ogni specie di ostacoli, infedele ad ogni tradizione, seguì la nuova via più economica e meno disagiata''.


A scriverlo era Ettore Villa, autore dell'articolo ''Brivio ed il suo nuovo ponte sull'Adda'', apparso nell'aprile del 1917 sulla Rivista del Touring Club Italiano, e in poche parole si possono già intravvedere i motivi che spinsero la cittadina affacciata sul fiume a sporgersi sull'altra riva erigendo un ponte. ''Per quanto io trovi eccessiva la fretta da cui si vede che sono animati gli esercenti di Brivio - scriveva invece l'onorevole Prinetti al sindaco del Comune nel 1906 - Non ho nessuna difficoltà ad aderire al desiderio dei colleghi del Consiglio comunale'', che già allora progettavano di costruire il passaggio.


Altro tassello, queste dichiarazioni dell'onorevole Prinetti, che aggiungono un significato alla volontà di alcuni odierni cittadini briviesi di ripercorrere la storia del ponte ora che ha raggiunto il centenario dalla fondazione. Di fretta e richiesto a gran voce dalla popolazione, forse per un certo orgoglio, un po' per campanilismo, e per soddisfare le esigenze dei tempi che correvano allora.

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La cooperativa Brig ha messo assieme, pezzo dopo pezzo, le vicende legate alla costruzione stampandole su di una ventina di pannelli che domenica 3 settembre, mentre sul lungo fiume impazzava il Festival dello sport, qualcuno incuriosito ha potuto apprezzare. Una mostra, insieme ad altre due organizzate dalla cooperativa nelle sale del castello, dedicate anche agli altri ponti sul fiume, inserite peraltro nel programma di Brivio Porta dell'Adda, che è stata utile a valorizzare un luogo ricolmo di storia e sviluppata su tanti aspetti.


Partendo dai dettagli della costruzione, passando per analizzare i progetti in gara, almeno tre, l'indecisione degli Amministratori su dove posizionare la struttura, proseguendo con i primi collaudi fallimentari, con la posa della prima pietra benedetta, dalle date fondamentali e altri aneddoti storici, la storia del ponte ha preso un po' più importanza, un regalo dovuto e meritato nell'anno del suo 100esimo compleanno. Claudio Corbetta, uno dei soci di Brig che si è occupato della esposizione di domenica, ha annunciato che presto la cooperativa divulgherà un opuscolo dove sarà nuovamente richiamata l'attenzione sul ponte di Brivio e che sarà curato da Massimo Cogliati e Lorenzo Brusetti.
A.S.
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