Porchera: 110 anni fa il dono del lavatoio dal Dr. Emilio Nava, oggi regna l’incuria
Il lavatoio. Sulla sinistra si vede l'indicazione per "Porchera" e "Olgiate - Como" lungo Via Cantù
In paese sono probabilmente in pochi a saperlo, ma sono passati 110 anni da quando il Dottor Emilio Nava donò alla popolazione di Porchera il lavatoio situato all'intersezione tra Via della Corna e Via cesare Cantù. La tettoia in legno e i muretti laterali non sono riusciti a difendere il manufatto, testimone di un'epoca in cui costituiva un punto di ritrovo oltre che il luogo deputato al lavaggio di abiti e biancheria - dall'incuria e dall'inciviltà di chi evidentemente non ne comprende il valore.La targa che ricorda la donazione, vicino ai rubinetti non funzionanti
Pericolosi vetri rotti ricoprono diverse zone del pavimento situato intorno alla vasca, all'interno della quale sono presenti svariati rifiuti al pari delle aree limitrofe.
Pacchetti di sigarette, cartacce, bottiglie in plastica e in vetro, lattine di birra giacciono distribuite tra polvere, erbacce e foglie secche. I muri risultano scrostati, incisi e imbrattati da disegni e scritte.
I rifiuti accanto alla vasca in pietra
I due rubinetti posizionati accanto a quello originale ("acqua potabile" si legge su due lastre posizionate in epoca più recente, in contraddizione con il messaggio affisso poco al di sopra) non sono funzionanti.Con un simile "scenario" appare difficile immaginare l'aspetto del lavatoio nel 1907, quando fu donato dal dottor Emilio Nava. Residente a Civate, aveva alcuni possedimenti a Porchera dove sorgeva un filatoio per la produzione della seta. Presumibilmente l'atto di 110 anni fa costituì un gesto di generosità nei confronti dei "coloni", i contadini che lavoravano gli appezzamenti di terra di sua proprietà che venivano affittati.
All'epoca erano stati costruiti nuovi cascinali (tutt'ora visibili nella frazione di Olgiate Molgora) e le famiglie ottennero così un comodo lavatoio vicino a casa. "Agli inizi del 1900 il parroco di San Zeno era Giovanni Ripamonti di Calco, è possibile che anche lui sia stato coinvolto nella donazione" ha spiegato Massimo Cogliati, scrittore e appassionato di storia del paese.
Rifiuti nella vasca e vetri rotti sul pavimento esterno
"Porchera era stata la prima frazione del paese ad avere l'acquedotto a metà Ottocento. La generosità del dottor Nava si manifestò poi in punto di morte quando, il 3 luglio 1926, donò il terreno su cui è stato edificato l'ex asilo di Valmara, oggi casa delle associazioni".Sporcizia e vetri rotti nel lavatoio e esternamente
Nessuno può fermare lo scorrere degli anni che ha tolto i colori originari del vecchio lavatoio, ma un'opera di pulizia e rispristino sarebbe auspicabile per un bene antico che costituisce ancora oggi un patrimonio carico di storia.