E' morto il cardinale Dionigi Tettamanzi, era nativo di Renate

Il cardinale Dionigi Tettamanzi, arcivescovo emerito di Milano, è morto. Il prelato è spirato intorno alle 10.30, presso la Villa Sacro Cuore di Triuggio, nella Casa della spiritualità dove si è ritirato alla fine del suo mandato e dove ieri le sue condizioni si erano aggravate notevolmente tanto che l'intera Diocesi era stata invitata a pregare per lui.

Il cardinal Dionigi Tettamanzi durante la messa celebrata all'ospedale Mandic di Merate nel 2016

Di seguito una sua biografia tratta da sito della Diocesi di Milano:
Il Cardinale Dionigi Tettamanzi nasce a Renate, in provincia di Milano, il 14 marzo 1934. Entrato all'età di undici anni nel seminario diocesano San Pietro di Seveso, inizia gli studi, completati poi nel seminario di Venegono Inferiore. Lì frequenta anche i corsi istituzionali di Teologia, fino alla Licenza ottenuta nel 1957.Il 28 giugno del 1957 viene ordinato sacerdote dall'allora Arcivescovo di Milano, Mons. Giovanni Battista Montini, e pochi mesi dopo viene inviato al Pontificio Seminario Lombardo di Roma, dove rimane per due anni, frequentando la Pontificia Università Gregoriana.

Nel 1959 consegue il dottorato in Sacra Teologia con una tesi su: «Il dovere dell'apostolato dei laici», fa poi rientro in diocesi di Milano come professore di discipline teologiche ai chierici prefetti nei seminari di Masnago e di Seveso, dove risiede fino all'autunno 1966.

Trasferitosi presso il seminario maggiore di Venegono Inferiore, per oltre vent'anni insegna Morale fondamentale e svolge i trattati del matrimonio e della penitenza sotto il profilo dogmatico-morale.
Nello stesso periodo, insegna Teologia pastorale a Milano presso l'Istituto Sacerdotale Maria Immacolata e presso l'Istituto Regionale Lombardo di Pastorale. Inoltre tiene corsi di morale presso il seminario teologico dei Comboniani a Venegono Superiore, l'Istituto Teologico Fiorentino e il PIME di Milano.

L'11 settembre 1987, la Sacra Congregazione per l'Educazione Cattolica, su designazione dell'episcopato lombardo, chiama Monsignor Dionigi Tettamanzi
- diventato Prelato d'Onore di Sua Santità nel 1985 - a reggere il Pontificio Seminario Lombardo, dove rimane per un paio d'anni, durante i quali, oltre a continuare a offrire la sua competente collaborazione a servizio della CEI, della Santa Sede e di diverse istituzioni teologiche, ha l'opportunità di tenere un corso di morale presso la Pontificia Università Gregoriana.

Il 1° luglio 1989 viene eletto Arcivescovo Metropolita di Ancona-Osimo e il 23 Settembre riceve l’ordinazione episcopale nel Duomo di Milano per l’imposizione delle mani e la preghiera del Cardinale Carlo Maria Martini.

Nel Giugno 1990 è eletto Presidente della Commissione episcopale della CEI per la famiglia.

Il 14 marzo 1991 viene nominato Segretario Generale della Cei. Rinuncia all’Arcidiocesi di Ancona-Osimo il 6 aprile 1991, rimanendone Amministratore apostolico fino alla presa di possesso del successore.

Dopo quattro anni di intenso lavoro al servizio della Chiesa Italiana, il 20 aprile 1995 viene nominato da Giovanni Paolo II Arcivescovo metropolita di Genova. In questa Arcidiocesi fa il suo ingresso il 18 giugno: inizia così il suo ministero in terra ligure, dove riveste anche l'incarico di Presidente della Conferenza Episc. regionale.
Il 25 maggio 1995 viene nominato Vice Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (incarico ricoperto fino a maggio del 2000).
Nel gennaio 1998, il Consiglio Permanente della CEI lo nomina Assistente Ecclesiastico Nazionale dell'Associazione dei Medici cattolici italiani.

L'11 luglio 2002 viene nominato dal Santo Padre, Arcivescovo Metropolita di Milano.

Il 14 Settembre prende possesso dell'Arcidiocesi di Milano per procura e il 24 riceve il Pallio del Santo Padre nella Cappella privata del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo.

Il 29 Settembre 2002 fa l'ingresso solenne in Diocesi.

Il 28 giugno 2011 è stato nominato Amministratore apostolico della Chiesa ambrosiana.
Chiesa di Milano.  Si ritira, a partire dal 15 settembre, nella Villa Sacro Cuore di Tregasio in Triuggio.

Il 24 luglio 2012 è nominato amministratore apostolico di Vigevano dopo le dimissioni dell'arcivescovo-vescovo Vincenzo Di Mauro; cessa il suo incarico il 20 luglio 2013, quando annuncia la nomina di Maurizio Gervasoni a vescovo di Vigevano.
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