Calco: il dr. Cherubini risponde a tutte le domande del giudice e si dichiara estraneo ai fatti

E' durato oltre un'ora l'interrogatorio di garanzia del dottor Mario Cherubini il commercialista di Arlate, con studio a Seregno, agli arresti domiciliari a seguito di un'indagine della Guardia di Finanza di Pavia. L'uomo è accusato di avere prestato assistenza ad un supposto sodalizio criminale, composto da imprenditori italiani e magrebini (uno dei quali scomparso nel corso delle indagini), che attraverso un collaudato meccanismo fraudolento finalizzato alla cessione di crediti di imposta ottenuti facendo emettere da società cartiera fatture false, avrebbe evaso nell'arco delle annualità monitorate oltre sette milioni di euro, sfruttando filtri rappresentati da ulteriori società indicate dagli inquirenti quali "scatole vuote" e le consulenze di esperti del settore.
Questa mattina, pochi minuti dopo le 10, assistito dall'avvocato Attilio Scarcella del foto di Patti (Messina), Cherubini si è seduto davanti al giudice Massimo Mercaldo e, non avvalendosi della facoltà di non rispondere, ha chiarito in maniera puntuale e dettagliata la sua posizione. "Il mio assistito non ha nulla da nascondere" ha spiegato il legale "si è professato estraneo ai fatti e ha chiarito il suo ruolo nella vicenda, fornendo tutte le spiegazioni chieste dal giudice. Cherubini è stato di fatto un intermediario fiscale, con l'unico compito di trasmettere le dichiarazioni all'agenzia delle entrate. Tra l'altro l'ordinanza per il mio assistito si estende a tutte le società mentre quelle di cui si è occupato sono solo una parte. Non ha dunque avuto un ruolo attivo né gestionale: prendeva le dichiarazioni e le trasmetteva. Nulla di più". Nella giornata di martedì l'avvocato Scarcella depositerà il ricorso al tribunale del Riesame con la richiesta di revoca della misura degli arresti domiciliari.
S.V.
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