Meratesi nel pallone/10: dalle vecchie glorie alle promesse. Ecco lo ''squadrone'' di brianzoli nel calcio professionistico
Merate terra di attaccanti prolifici, giovani promesse e qualche meteora. Robbiate casa natale di una storica bandiera della Fiorentina, Paderno quella adottiva di un grandissimo allenatore della nazionale italiana di calcio e Imbersago residenza degli storici proprietari dell’Inter. Il più famoso attaccante nella storia del Torino è nato a Roncello, distante pochi chilometri dal Meratese, e tre calciatori altrettanto celebri nelle rispettive epoche a Cornate.
DIFENSORI. Difesa a quattro con due giocatori ancora in attività e due vecchie glorie. Freschezza ed esperienza nel reparto difensivo dello squadrone meratese. Il terzino sinistro è Luca Barlocco, nato a Merate nel 1995. Quest’anno ha disputato la stagione in Lega Pro, all’Alessandria, ma il suo cartellino è di proprietà della Juventus. Ragazzo che promette bene, attualmente il suo valore di mercato è di 250mila euro. In carriera ha disputato sette partite con la Nazionale under 17, otto con la under 18 e una con U20. Al centro della difesa, anche se non è un centrale puro, Marco Motta, il secondo giocatore ancora attivo, tra i due il più navigato. Nato a Merate e cresciuto a Lomagna, dove è conosciutissimo, a 31 anni ha cambiato diverse volte squadra giocando sempre ad altissimi livelli.
CENTROCAMPISTI. Centrocampo necessariamente a tre, vista la predominanza di attaccanti. Poco male, comunque, la squadra avrà una propensione offensiva elevatissima. Due cornatesi e un calciatore molto noto preso in prestito dal vicino Cisano Bergamasco (che è quasi Brivio). Il mediano, pronto ad arretrate in difesa, Pier Luigi Giani, originario di Colnago, dov’era nato nel 1954. Ha disputato otto campionati di Serie B giocando per Como, Sambenedettese, SPAL e Pistoiese totalizzando 243 presenze e 30 gol. Fu ad un passo dal solcare i campi della massima serie grazie alla promozione ottenuta con il Como nel ’75, ma nell’estate fu venduto all’Alessandria. Sulla sinistra, anche se dovrà un po’ adattarsi al ruolo, scende in campo Giovanni Quadri, nato a Cornate nel 1951. Ha giocato diverse partite in Serie A con le maglie di Torino e Parma. Per lui anche un’apparizione con l’Under 21. Poco distante da Brivio è invece nato un calciatore che ha fatto la storia del Milan e della Nazionale italiana degli anni ’90. Trattasi di Roberto Donadoni, attuale tecnico del Bologna e perfino commissario tecnico dell’Italia. Con il Milan ha giocato più di 280 partite, con la Nazionale 63. Michel Platini, il miglior giocatore francese di tutti i tempi, lo ha definito “il miglior calciatore italiano degli anni ‘90”. Fuoriclasse della squadra brianzola.
ATTACCANTI. Reparto un po’ affollato, il che significa avere delle buone riserve. Due titolari inamovibili, in tre si giocano invece l’undicesimo posto disponibile. Anselmo Robbiati, 47 anni, è stato l’idolo dei tifosi della Fiorentina dal ’93 al ’99. In questo periodo ha collezionato con i viola 155 presenze, buttando la palla in rete 27 volte. Talismano, in zona è molto conosciuto. Suo papà, che abbiamo messo al centro della difesa, è di Robbiate e lui è nato invece a Lecco. La mamma ha gestito la tabaccheria di Imbersago. Brianzolo doc, dunque, soprannominato “spadino” per via di una certa somiglianza con il personaggio di Happy Days. Uno dei due intoccabili là davanti, ha giocato anche per Inter e Napoli e oggi è direttore sportivo del Figline, società toscana. L’altro intoccabile è anche uno dei calciatori italiani più forti di tutti i tempi, preso in prestito dal Vimercatese perché è comunque Brianza (e poi perché con lui il gol è assicurato).
ALLENATORE. Per dirigere una squadra così talentuosa serviva un mister altrettanto talentuoso ma soprattutto vincente. E chi se non colui che ha condotto la Nazionale Italiana al memorabile successo dei campionati mondiali dell’82 in Spagna. Enzo Bearzot per la verità non è un brianzolo doc, ma ha scelto di diventarlo per amore, sposandosi con una padernese. A Paderno d’Adda è sepolto dal 2010 nella tomba di famiglia. Guidò l’Italia per 104 volte e, nell’immaginario collettivo, è l’allenatore più amato dagli italiani.
DIFENSORI. Difesa a quattro con due giocatori ancora in attività e due vecchie glorie. Freschezza ed esperienza nel reparto difensivo dello squadrone meratese. Il terzino sinistro è Luca Barlocco, nato a Merate nel 1995. Quest’anno ha disputato la stagione in Lega Pro, all’Alessandria, ma il suo cartellino è di proprietà della Juventus. Ragazzo che promette bene, attualmente il suo valore di mercato è di 250mila euro. In carriera ha disputato sette partite con la Nazionale under 17, otto con la under 18 e una con U20. Al centro della difesa, anche se non è un centrale puro, Marco Motta, il secondo giocatore ancora attivo, tra i due il più navigato. Nato a Merate e cresciuto a Lomagna, dove è conosciutissimo, a 31 anni ha cambiato diverse volte squadra giocando sempre ad altissimi livelli.
CENTROCAMPISTI. Centrocampo necessariamente a tre, vista la predominanza di attaccanti. Poco male, comunque, la squadra avrà una propensione offensiva elevatissima. Due cornatesi e un calciatore molto noto preso in prestito dal vicino Cisano Bergamasco (che è quasi Brivio). Il mediano, pronto ad arretrate in difesa, Pier Luigi Giani, originario di Colnago, dov’era nato nel 1954. Ha disputato otto campionati di Serie B giocando per Como, Sambenedettese, SPAL e Pistoiese totalizzando 243 presenze e 30 gol. Fu ad un passo dal solcare i campi della massima serie grazie alla promozione ottenuta con il Como nel ’75, ma nell’estate fu venduto all’Alessandria. Sulla sinistra, anche se dovrà un po’ adattarsi al ruolo, scende in campo Giovanni Quadri, nato a Cornate nel 1951. Ha giocato diverse partite in Serie A con le maglie di Torino e Parma. Per lui anche un’apparizione con l’Under 21. Poco distante da Brivio è invece nato un calciatore che ha fatto la storia del Milan e della Nazionale italiana degli anni ’90. Trattasi di Roberto Donadoni, attuale tecnico del Bologna e perfino commissario tecnico dell’Italia. Con il Milan ha giocato più di 280 partite, con la Nazionale 63. Michel Platini, il miglior giocatore francese di tutti i tempi, lo ha definito “il miglior calciatore italiano degli anni ‘90”. Fuoriclasse della squadra brianzola.
ATTACCANTI. Reparto un po’ affollato, il che significa avere delle buone riserve. Due titolari inamovibili, in tre si giocano invece l’undicesimo posto disponibile. Anselmo Robbiati, 47 anni, è stato l’idolo dei tifosi della Fiorentina dal ’93 al ’99. In questo periodo ha collezionato con i viola 155 presenze, buttando la palla in rete 27 volte. Talismano, in zona è molto conosciuto. Suo papà, che abbiamo messo al centro della difesa, è di Robbiate e lui è nato invece a Lecco. La mamma ha gestito la tabaccheria di Imbersago. Brianzolo doc, dunque, soprannominato “spadino” per via di una certa somiglianza con il personaggio di Happy Days. Uno dei due intoccabili là davanti, ha giocato anche per Inter e Napoli e oggi è direttore sportivo del Figline, società toscana. L’altro intoccabile è anche uno dei calciatori italiani più forti di tutti i tempi, preso in prestito dal Vimercatese perché è comunque Brianza (e poi perché con lui il gol è assicurato).
ALLENATORE. Per dirigere una squadra così talentuosa serviva un mister altrettanto talentuoso ma soprattutto vincente. E chi se non colui che ha condotto la Nazionale Italiana al memorabile successo dei campionati mondiali dell’82 in Spagna. Enzo Bearzot per la verità non è un brianzolo doc, ma ha scelto di diventarlo per amore, sposandosi con una padernese. A Paderno d’Adda è sepolto dal 2010 nella tomba di famiglia. Guidò l’Italia per 104 volte e, nell’immaginario collettivo, è l’allenatore più amato dagli italiani.
A.S.