Robbiate, un lettore: chiedo chiarimenti sulla ''Chiocciola''
Buongiorno,
vorrei chiedere all'amministrazione comunale di Robbiate e ai Vs lettori un parere. E' mai possibile che in questo comune qualsiasi lavoro che un privato cittadino intenda eseguire nella propria abitazione debba essere sotto la lente di ingrandimento dall'ufficio tecnico e commissioni varie, polizia locale ecc esempio per un semplice taglio d'albero o per erigere un muricciolo di recinzione vieni tartassato MA a volte si ha l'impressione che si vada a vedere la pagliuzza ...
Visto che anche MOL ha fatto diversi articoli, vorrei sapere chi ha firmato l'agibilità della casa di accoglienza per anziani la chiocciola sita in via Cantone a Robbiate. L'ufficio tecnico, l'ASL, i Vigili del Fuoco e le varie commissioni come si sono espressi in merito? (omissis) E' ormai risaputo che in caso d'incendio o di emergenze sanitarie, presso la casa anziani “La Chiocciola” non ci si può arrivare causa la strada troppo stretta che attraversa cortili del centro storico. Già un semplice cittadino dovrebbe porsi questi interrogativi abitando in Via Cantone o essendo intenzionato ad andare ad abitarvi.
Ma, mi domando, la legge è uguale per tutti oppure va interpretata?
Avete notizie che questa struttura sia sotto stretta osservazione per irregolarità amministrative ma soprattutto sanitarie?
Grazie per lo spazio che mi è stato concesso,
vorrei chiedere all'amministrazione comunale di Robbiate e ai Vs lettori un parere. E' mai possibile che in questo comune qualsiasi lavoro che un privato cittadino intenda eseguire nella propria abitazione debba essere sotto la lente di ingrandimento dall'ufficio tecnico e commissioni varie, polizia locale ecc esempio per un semplice taglio d'albero o per erigere un muricciolo di recinzione vieni tartassato MA a volte si ha l'impressione che si vada a vedere la pagliuzza ...
Visto che anche MOL ha fatto diversi articoli, vorrei sapere chi ha firmato l'agibilità della casa di accoglienza per anziani la chiocciola sita in via Cantone a Robbiate. L'ufficio tecnico, l'ASL, i Vigili del Fuoco e le varie commissioni come si sono espressi in merito? (omissis) E' ormai risaputo che in caso d'incendio o di emergenze sanitarie, presso la casa anziani “La Chiocciola” non ci si può arrivare causa la strada troppo stretta che attraversa cortili del centro storico. Già un semplice cittadino dovrebbe porsi questi interrogativi abitando in Via Cantone o essendo intenzionato ad andare ad abitarvi.
Ma, mi domando, la legge è uguale per tutti oppure va interpretata?
Avete notizie che questa struttura sia sotto stretta osservazione per irregolarità amministrative ma soprattutto sanitarie?
Grazie per lo spazio che mi è stato concesso,
Saluti
Un lettore
Il sindaco robbiatese Daniele Villa ha chiarito le perplessità raccontando quanto è accaduto, partendo dall'ultima domanda posta dal nostro lettore. Lo scorso dicembre, ha spiegato, l'ASL di Lecco ha effettuato alcune verifiche, definite da Villa "dei controlli di routine", dalle quali sono emerse "alcune incongruenze relative alle attività svolte dai volontari". Ci sarebbero delle mansioni, come la somministrazione di alcuni farmaci, che la casa di accoglienza di via Cantone, non essendo una residenza sanitaria per anziani RSA, non può svolgere. Per la casa di riposo robbiatese, nella quale operano i volontari dell'associazione "Irma e Mario Codara" fondata da Carla Codara (ex insegnante delle elementari robbiatesi, fondatrice del Grappolo che, purtroppo, ancora non è stato possibile contattare per un ulteriore chiarimento) non vi è stata alcuna conseguenza, se non l'allontanamento di alcuni anziani per i quali è risultato necessario il trasferimento in una struttura sanitaria. "La Chiocciola non è altro che una pre-RSA, una casa di sollievo dove gli anziani possono trascorrere le loro giornate seguiti dai volontari - ha aggiunto il sindaco - E' più che altro un centro diurno. L'ASL non ha riscontrato delle irregolarità vere e proprie, non ha trovato nulla se non questa formalità". Inoltre, ha poi spiegato Villa, la struttura di via Cantone, dopo la visita di ASL, è stata inserita dall'ATS di Monza e Brianza all'interno di un percorso sperimentale che porterà le "case di sollievo" come "La Chiocciola" ad avere un suo posto all'interno delle fasi di accudimento degli anziani, perché, ha spiegato Villa, "ad oggi non c'è una norma che regoli il tipo di attività che possono essere svolte in centri come il nostro, ci sono le RSA e basta". Per quanto riguarda, invece, la situazione viabilistica di via Cantone, il primo cittadino ha dichiarato che "si tratta di un problema noto all'Amministrazione, sul quale sono in corso ragionamenti". "Gli abitanti di via Cantone, in verità, non sono assolutamente irraggiungibili - ha spiegato - Se i Vigili del fuoco avessero bisogno di arrivare a un'abitazione, sanno bene che c'è una strada alternativa che passa dietro al cimitero (sarebbe la via Davanti al Montagnone, ndr), dalla quale è semplice raggiungere la via Duraga, e quindi anche via Cantone. Anche se la strada diventa privata, ed è sbarrata da un cancello, i pompieri hanno l'autorizzazione per aprirlo". Discorso diverso per il 118, che già in alcune occasioni, come raccontato sempre da Villa, aveva fatto qualche passo a piedi con la barella per raggiungere il bisognoso. "E' una situazione che dobbiamo naturalmente sistemare - ha aggiunto Villa - Personalmente, trovo ancora più preoccupante la lontananza dalle cascine della Duraga. Sappiamo però che gli edifici che delimitano la strada esistono da molti anni. La soluzione, come stiamo cercando di fare da molti anni, è chiedere al privato che possiede l'accesso della strada che raggirerebbe il problema di concederci il suo terreno, in cambio di un altro". Villa ha proseguito spiegando delle diverse proposte avanzate al privato, ma al momento non sussiste un'amichevole apertura dal cittadino nei confronti del Comune.
