Merate: in 1000 in sciopero protestano in Piazza degli Eroi e chiedono investimenti e attenzione per il mondo della scuola
Il freddo nelle aule è stato soltanto il pretesto per sollevare una polemica molto più ampia. Insieme, gli studenti del Liceo Agnesi e dell'Istituto Viganò di Merate giovedì mattina, 4 maggio, hanno manifestato e scioperato fuori dalle loro scuole, per le strade del paese e persino bussato alla porta dei politici, riunendosi di fronte al Municipio in piazza degli Eroi intorno alle 9.30. Vogliono molto di più del semplice fatto che i termosifoni delle loro aule vengano straordinariamente riaccesi, dato che in ogni piano delle strutture la temperatura non supera i 15°. Vogliono essere, innanzitutto, ascoltati dagli enti preposti alla manutenzione degli edifici in cui trascorrono la metà del loro tempo.
In sostanza, chiedono che la Provincia provveda a realizzare una serie di interventi strutturali che le loro scuole necessitano. "I problemi, ancor prima del freddo nelle aule, sono lo scarso livello di manutenzione, la mancanza di sicurezza e di attenzione - ha spiegato Nicolò Branciforti, rappresentante degli studenti del liceo - Le aule e la struttura non sono più a norma. Il freddo di questi giorni è soltanto l'ultimo tassello di una serie di problemi".
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I lavori in corso all'Agnesi
Ci vorrebbero, secondo gli studenti, una sostituzione di tutti gli infissi, sia al Viganò che all'Agnesi, perché lasciano passare troppi spifferi. Poi, la sistemazione tempestiva dei soffitti, almeno per quanto riguarda il liceo, che sono sostenuti da alcune travi da cantiere da inizio aprile, con i corridoi della scuola transennati.
All'istituto tecnico, inoltre, chiedono una maggiore agibilità dei laboratori. E poi, certo, che vengano anche riaccesi i caloriferi in questo periodo di freddo. A nulla sono serviti i solleciti che i rappresentanti studenteschi delle due scuole e la preside di entrambe, Manuela Campeggi, avevano presentato ai responsabili dell'ufficio tecnico e alla consigliera provinciale con delega all'Istruzione, Marinella Maldini.
I termosifoni rimangono spenti, non ci sono soldi. Gli studenti devono però aver interpretato la risposta negativa come una mancanza di interesse nell'accogliere le loro richieste, nell'ascoltare la loro voce. Pertanto, hanno deciso di alzarla. Qualche minuto dopo le 8, gran parte degli studenti si sono riuniti nei piazzali delle rispettive scuole. Qui sono incominciati i primi cori e Nicolò Branciforti, rappresentante degli studenti dell'Agnesi, ha tenuto un primo discorso col megafono nel quale ha illustrato ai suoi compagni la situazione.
I rappresentanti del Liceo Agnesi, da sinistra: Leonardo Gottardi, Andrea Caldart, Sara Galizioli, Nicolò Branciforti
i rappresentanti del Viganò, da sinistra: Davide Saorin, Stefano Oggioni, Davide Cazzaniga
Una mezz'ora più tardi, il migliaio di studenti riuniti dei due istituti ha preso a marciare in direzione piazza degli Eroi, gridando nel mentre slogan quali "no scuola, no futuro!", "il migliore investimento è: la scuola!", o come quello intonato una volta arrivati di fronte al Municipio meratese e rivolto alla Provincia di Lecco, "se non ci dai i fondi, noi non ce ne andiamo!". Qualche minuto dopo le 9.30, invece, l'assessore ai Servizi alla Persona di Merate, John Patrick Tomalino, si è fatto carico di dare una risposta alla folla di studenti scalpitante. "Ho tentato di contattare il sindaco, ma purtroppo non può raggiungerci - ha spiegato Tomalino impugnando il megafono degli studenti - Ritengo che il motivo della vostra protesta è più che legittimo. Come sapete già sapete molto bene, però, l'ente competente sui vostri stabili è la Provincia e non il Comune. Potremo comunque fare da portavoce per le vostre richieste".
I rappresentanti degli studenti dei due istituti in piazza degli Eroi
Leonardo Gottardi, un altro rappresentante degli studenti del Liceo Agnesi, poco più tardi è riuscito a contattare telefonicamente l'assessore all'Istruzione di Merate, Maria Silvia Sesana, la quale ha rassicurato gli studenti promettendo loro che parlerà della questione durante un tavolo di confronto che dovrebbe svolgersi domani nella sede della Provincia di Lecco. Dunque, la mobilitazione studentesca qualcosa è riuscita a smuovere, se non altro ora le istituzioni sanno di che pasta sono fatti gli studenti meratesi. Le lezioni, per loro, sono ricominciate regolarmente dalla quinta ora, alle 11, dopo un ultimo momento di raccoglimento nel piazzale dei pullman, a metà fra due scuole attigue, didatticamente differenti ma accomunate dagli stessi problemi.
A.S.