Paderno: i risultati dell'indagine Auser sulla popolazione anziana. Situazione positiva ma la sicurezza percepita è precaria


Il 41,4% dei cittadini di Paderno oltre i 75 anni ha acconsentito che l'Auser li intervistasse ponendo loro domande come "vive da solo?", oppure "in caso di bisogno a chi si rivolge?", "quali sono i problemi che la preoccupano?" e "esce a fare passeggiate, a fare la spesa o altre commissioni". Gli ultra 75enni padernesi sono in tutto 377 e i risvolti di questa ricerca condotta dall'associazione evidenziano che più della metà della popolazione anziana del paese ha manifestato un certo "margine di diffidenza, ma anche di riservatezza e di difficoltà a parlare del proprio vissuto".

Laura Gusato, volontaria Auser, Ilaria Farina, dottoressa di ReteSalute e Elisa Mapelli, presidentessa Auser


In generale, però, come ha illustrato Laura Gusato, la giovane volontaria iscritta alla leva civica e in forze all'Auser, colei che da sola ha svolto tutte le 156 interviste rivolte agli anziani di Paderno, "dall'indagine emerge una situazione nel complesso positiva, dove le persone over 75 mantengono un buon grado di autonomia e soprattutto hanno una rete di prossimità di riferimento molto solida".


Un desiderio e una preoccupazione sembrano essere stati espressi all'unisono dagli anziani finiti "sotto inchiesta" dall'Auser, che ha presentato i risultati dell'indagine giovedì pomeriggio, 20 aprile, nella sala consiliare di Cascina Marina alla presenza dell'Amministrazione comunale, ReteSalute e di un pubblico nutrito. "Da una parte, il desiderio di un luogo di incontro e di aggregazione in paese - ha dichiarato Gusato - Dall'altra la preoccupazione rispetto a casi di delinquenza e la percezione di un grado di sicurezza precario".

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Sono davvero tanti i dati raccolti da Auser e diverse le esigenze riscontrate, che comunque individuano nella popolazione ultra 75enne di Paderno una situazione tutt'altro che preoccupante, e tutto ciò è stato reso possibile grazie al progetto provinciale Living Land, finanziato da Fondazione Cariplo e promosso da enti quali ReteSalute e Auser, nonché dalle Amministrazioni comunali come quella di Paderno (ma anche Calco e Cernusco, dove la stessa indagine è in corso, e infatti durante la presentazione di giovedì sono intervenuti anche l'assessore cernuschese alle Politiche sociali Ferruccio Conte e l'assessore ai Servizi alla persona di Calco Antonia Fasoli) che, non solo ha caldeggiato sin dal principio lo svolgimento del progetto dal suo territorio, ma è intervenuta attraverso i servizi sociali nei pochi casi riscontrati da Auser di anziani che vivono in condizioni di difficoltà, soli nonostante malati e impossibilitati a condurre una vita normale.

L'assessore Marinella Corno e il sindaco Renzo Rotta


Sono 9 le persone aiutate grazie all'indagine Auser, il 5,7% degli intervistati, mentre i 75enni che stanno bene sono 98, il 63%, e chi vive in una situazione non grave il 31,3%, in tutto 49. Solo quattro, invece, le persone che hanno accettato di dotarsi di un dispositivo di domotica all'avanguardia, già presente nelle case di due anziani padernesi, in fase di sperimentazione, che permette all'Auser e centrali operative di Living Land di controllare, in base agli spostamenti (ma senza il bisogno di una telecamera che "spii" le persone), se l'anziano sta bene o se per caso è caduto, immobile da troppo tempo e quindi necessita soccorsi.

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Questa innovazione è stata presentata sia nella relazione esposta da Laura Gusato che descritta nel dettaglio dalla dottoressa Ilaria Farina di ReteSalute. Marinella Corno, vicesindaco di Paderno, ha invece citato questa sperimentazione all'interno di una ampia "gamma" di progetti rivolti agli anziani che l'Amministrazione vorrebbe portare in paese. Su tutti i custodi sociali.

"Nel meratese è già attiva una sperimentazione a Missaglia - ha spiegato Corno - Il servizio servirebbe ad intercettare i bisogni delle persone anziane che vivono sole o devono affrontare situazioni di fragilità. I custodi sociali offrono il loro sostegno, ascolto e compagnia alle persone sole. Ma, come in tanti progetti, ci sarà bisogno di tanti volontari". Una raccolta di adesioni è partita già giovedì pomeriggio. Tra gli altri progetti per il futuro, Marinella Corno ha poi parlato di un punto di rete, "rivolto non solo agli anziani, ma anche alle famiglie per il loro ascolto e l'orientamento", un nuovo spazio di incontro per anziani e uno spazio salute, una sorta di ambulatorio dove personale infermieristico svolgerebbe i servizi di prima necessità.

A.S.

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