Calco: Giornate FAI di primavera, 7.600 in paese alla scoperta delle antiche dimore

Un risultato eccezionale che è andato oltre le aspettative degli stessi organizzatori, portando a Calco in due giorni (sabato 25 e domenica 26 marzo) circa 7.600 persone che hanno aderito alle "Giornate FAI di primavera" visitando tre dimore della parte "alta" del paese (Ville Moriggia, La Vescogna e Calchi) unitamente a Villa Meda e l'oratorio di S. Rocco a Cereina.

Villa La Vescogna

Decine i volontari impegnati nella manifestazione promossa dalla delegazione FAI Alta Brianza, a partire dai "ciceroni" che hanno accompagnato i visitatori (presenti anche i ragazzi della 4^ E indirizzo turistico dell'Istituto Viganò di Merate) a tutti coloro che hanno contribuito a regolamentare la viabilità e fornire indicazioni (Protezione civile, Polizia locale, gli stessi consiglieri comunali e altri) consentendo alle persone di accedere al servizio gratuito di navette che ha fatto la "spola" tra la parte bassa e quella "alta" del paese.
Le visite hanno preso il via sabato mattina con alcune classi della scuola secondaria di primo grado, che hanno fatto il giro delle dimore insieme ai loro professori alla scoperta della storia delle famiglie che hanno vissuto in questi luoghi. Grazie alla disponibilità dei proprietari (alcune delle ville sono attualmente abitate) è stato possibile ammirare saloni, antichi cortili e giardini di rara bellezza.

Un salone di Villa Calchi

Come quello di "La Vescogna", di proprietà di un sacerdote nel 1820 quando fu ceduta a Ignazio Ghislanzoni di Lecco che diede vita ad una importante stirpe, ospitando nella dimora calchese anche Giuseppe Verdi. A Giuseppe Ghislanzoni, morto in battaglia, sono dedicati la via che porta a Calco alta e il monumento ai caduti del paese. Negli anni Cinquanta del ‘900 la villa passò nelle mani nella famiglia Fossati Bellani, che realizzò la piscina, una chiesetta e luoghi di svago come campi da tennis e un bocciodromo, oggi caduti in disuso. Dal 1985 la villa appartiene alla famiglia Fasoli.

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A pochi passi i visitatori hanno potuto ammirare Villa Calchi, un tempo sede di rappresentanza di Bartolomeo Calchi, politico e umanista che ha lasciato la sua impronta in splendidi saloni affrescati. La famiglia godeva di rapporti privilegiati con i duchi di Milano ed erano frequenti le visite in paese da parte degli importanti amici di famiglia. Gli ambienti interni come la tinaia e le stanze decorate sono state recuperate grazie ad un importante lavoro di restauro conservativo, promosso dalla famiglia Bonanomi.

La tinaia in Villa Calchi


È situata accanto alla chiesa di Calco alta (dove è sepolto Alessandro Calchi, rappresentato nella pala che sovrasta l'altare) Villa Moriggia, caratterizzata da tre cortili risalenti al 1400 e 1600 rimasti inalterati. Situata in un luogo strategico di "avvistamento" in direzione del monte San Genesio, terreno di scontro tra Milano e Venezia. Anche in questo grazio grazie agli attuali proprietari è stato promosso un restauro conservativo.

Villa La Vescogna


Tanti i calchesi che hanno potuto riscoprire le bellezze del paese grazie alle Giornate del FAI, che hanno attratto visitatori non solo dal territorio lecchese ma anche da altre Province e Regioni che hanno potuto conoscere la storia di Villa Meda a Cereina, già presente nel 1400 e antico bastione di difesa degli Sforza. L'oratorio di San Rocco fu sconsacrato da Napoleone nel 1700 per instaurarvi la sede del Comune e la scuola, divenendo di fatto il centro del paese. Nel 1884 Celestina Preti la ereditò da un sacerdote (le sue iniziali sono ancora presenti sul portone di ingresso) e la villa passò di mano in mano alle famiglie Bareggi, Frigerio, Meda (nel 1962), divenendo lo scorso anno di proprietà di Monica Maggioni.

A sinistra l'interno della chiesa di Calco alta, a destra l'oratorio di S.Rocco a Cereina


"Siamo davvero soddisfatti, tutto ha funzionato bene e le persone hanno espresso un grande apprezzamento per ciò che hanno visto" ha spiegato Marcella Mattavelli, referente della delegazione FAI. "I ragazzi che hanno collaborato hanno dimostrato una bravura incredibile e grazie allo splendido lavoro dei volontari il servizio navette e la viabilità hanno funzionato bene. In queste ville abbiamo potuto promuovere una narrazione coinvolgente, ringraziamo l'amministrazione e i proprietari per la collaborazione e l'ospitalità".
Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco Stefano Motta, che ha ringraziato tutti coloro che hanno reso questo risultato possibile.
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