Merate: l'autore Ballerini e il suo libro su perfezione e felicità
In un'epoca segnata da un Sistema che ci impone la continua ricerca della perfezione e la perpetua aspirazione a un modello ideale, Luigi Ballerini, medico, psicoanalista e scrittore, ha pensato bene di voler affrontare la questione attraverso la stesura di un libro dedicato soprattutto a chi più di tutti è ancora in tempo per cambiare: i giovani.
L'ospite della serata Luigi Ballerini
Venerdì 10 marzo, presso il Collegio Veronesi di Merate, è stata organizzata una serata in collaborazione con A.S. Montevecchia e CAB-Polidiagnostico, inserita nella kermesse letteraria "Leggermente", in cui è stato invitato proprio lo scrittore che ha presentato il suo ultimo libro "(Im)perfetti", sul palco dell'auditorium assieme al prof. Stefano Motta e alla psicologa Manuela De Palma. "L'idea di scrivere questo libro è nata dalle scuole. Per quello che ho potuto constatare, sia le ragazze che i ragazzi perseguono insistentemente dei canoni, che rimandano a dei modelli ideali di perfezione. Ma allora mi sono chiesto se fosse davvero inevitabile questa cosa, ma soprattutto se la perfezione garantisse veramente la felicità. Da questa domanda il libro si è quasi scritto da sè", ha rivelato Luigi Ballerini "A me piace che la lettura sia accompagnata ovvero che poi se ne parli con qualcuno, che può essere l'insegnante o i nostri genitori o i nostri amici. Il libro per metà lo scrive il lettore e questa operazione rende liberi i pensieri di circolare tra le persone. In questo libro, inoltre, il finale è aperto perchè sta a te scriverlo, relativamente al testo stesso ma soprattutto alla tua vita di tutti i giorni".
Stefano Motta, Luigi Ballerini e Manuela De Palma
Rispondendo poi a una domanda dal pubblico, lo scrittore ha spiegato perchè gli adulti siano tutti ritratti in "negativo": "Sinceramente non era voluto, mi è sfuggito, ma forse questo è successo proprio a testimonianza del fatto che nella realtà gli adulti siano perfettamente integrati e omologati al sistema, quindi ci credano davvero a questa linea di perfezione da perseguire. I ragazzi invece vengono rappresentati come fragili, non ancora guidati da una precisa scelta di direzione perchè è proprio così e in quanto tali essi rappresentano l'ultima possibilità che l'adulto ha di correggersi". La psicologa Manuela De Palma è intervenuta utilizzando un paragone nel campo della psicopatologia clinica: "E' come se l'adulto avesse già raggiunto lo stadio psicopatologico del tratto psicologico del narcisismo, mentre il ragazzo ne mantenesse ancora e solamente una tendenza, che è comunque in evoluzione".
Luigi Ballerini ha risposto quindi soffermandosi sul piacere di lavorare con i ragazzi "non-cristallizzati" e forse un po' più fiduciosi nei confronti della felicità rispetto agli adulti. Il prof. Stefano Motta ha quindi chiesto all'ospite di provare a spiegare se esiste una relazione tra la professione di medico e quella di scrittore, richiesta alla quale il medesimo ha risposto così: "Io credo che uno scrittore trovi interessante l'essere umano in ogni sua sfera e questo accade esattamente anche in tante altre professioni, soprattutto quelle dedite all'altro come quella di medico o insegnante". Soddisfacendo poi la curiosità di una bambina tra le prime fila, il medico ha spiegato in particolare la scelta del titolo del libro: "Esistono delle persone cosiddette perfette che forse non sono proprio perfette e allo stesso modo esistono delle persone catalogate come imperfette che forse sono meglio delle prime, ad esempio nelle sfere relazionali, magari sono dei buoni amici. A me viene da chiedermi se alcuni ragazzi visti come belli, bravi e sani alla fine siano anche felici...". Il messaggio che è risuonato forte e chiaro durante la serata, e che la Signorina Euforbia, altro personaggio dei libri dell'autore, racchiuderebbe dentro a uno dei suoi biscotti, è sicuramente dei più belli e veritieri: "Non c'è bisogno che vada tutto bene. Il problema non è eliminare il dispiacere, la questione è piuttosto che cosa me ne faccio del dispiacere...".
Chiara Commito