Verderio: il ricordo commosso della piccola Yara, un raggio di sole che ora gioca con altri bambini nel giardino del cielo

"Sei stata il nostro raggio di sole". Parole sussurrate appena, pronunciate con un filo di voce a trattenere il dolore lancinante causato dalla scomparsa della sua sorellina Yara Rossi. Parole che hanno scosso tutte le persone presenti, centinaia, al funerale di una bambina strappata alla vita decisamente troppo presto, per colpa della leucemia.
La sorella maggiore, dal pulpito, ha ricordato Yara come la sua più grande gioia, sul finire del funerale celebrato nel pomeriggio di sabato 25 febbraio nella chiesa di San Giuseppe e Floriano a Verderio (ex) Superiore, mentre il corpicino della sorella giaceva in quella piccola bara bianca con appesi dei palloncini a forma di cuore, una bara troppo piccola e troppo bianca.


E' spettato invece al giovane prete di Paderno d'Adda, don Marco Albertoni, il difficile compito di trovare delle parole adatte a rincuorare e consolare i genitori Marco e Marinella, le sue sorelle Gloria e Nicole, i fratelli Alex e Paolo. "In un giorno come questo abbiamo bisogno di stringerci come non mai a Gesù, alla sua vita spesa per amore, a quello che ha provato, al suo dolore, al suo consegnarsi al padre nel giorno della sua morte - ha esordito don Marco al termine della lettura del Vangelo - In un momento, come questo, di dolore che ci trapassa il cuore abbiamo bisogno di mettere Gesù davanti al nostro dolore, ai nostri perché, davanti alle nostre battaglie e alle nostre speranze, anche quelle meno inconsistenti.


La piccola Yara, come tutti i bambini, è stata rimane un dono dell'amore di Dio, del quale dobbiamo essere sempre grati, comunque. I bambini sono fatti per stare tra loro, con i fratelli e con le loro sorelle, gli amici dell'asilo e della scuola. I bambini devono restare lì e sono fatti per ricevere l'affetto di mamma e papà. Di certo, non dovrebbero mai partire così presto. Eppure, ora, dobbiamo guardare verso Gesù e dire che la nostra certezza è che Yara continuerà a giocare con altri bambini nel cielo, in Paradiso, nel giardino di Dio. E un'altra certezza è che Yara veglierà su tutti noi, ma soprattutto sulla sua famiglia"
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Subito dopo, un altro parente di Yara ha voluto ringraziare tutti i medici, i volontari, le fondazioni e le associazioni con cui la famiglia è venuta in contatto nei mesi della malattia di Yara.

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I bambini presenti hanno poi lanciato dei palloncini bianchi nel cielo dal sagrato della chiesa, quasi a voler raggiungere la bimba scomparsa e mandarle un ultimo saluto. Infine un corteo lunghissimo ha accompagnato la piccola nel cimitero di Verderio (ex) Inferiore.
A.S.
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