Olgiate: dal 1990 allo sportello del presidio Asl, Corrado Bartolo 'saluta' e va in pensione

Il suo ultimo giorno di lavoro sarà con ogni probabilità venerdì 24 febbraio, ma Corrado Bartolo si è “portato avanti” sfruttando le possibilità offerte dalla Rete e ha “salutato” tutti coloro che ha incontrato in questi anni  - unitamente a colleghi ma anche amministratori comunali e dipendenti di altre strutture sanitarie – con un messaggio inviato virtualmente a decine di persone attraverso i social network. Di utenti ne ha visti tantissimi passare davanti al vetro del “suo” sportello, in 27 anni trascorsi presso il presidio ex Asl di Olgiate Molgora nella prima sede di Via Canova e a seguire in quella attuale di Via Aldo Moro. E a giudicare dai commenti ricchi di stima e ai saluti ricevuti online, il riscontro è stato più che positivo.

Corrado Bartolo

“Ufficialmente sarò in pensione dal 1° marzo, è dal 1974 che lavoro tra ospedale di Merate e presidi sanitari sul territorio. Sono 43 anni. Ho iniziato “dal basso”, mentre frequentavo la scuola per diventare infermiere ho prestato servizio in Ortopedia con la capo sala Letizia Aiuto e in seguito in Medicina con Alberto Panzeri, due persone che ricordo con grande stima. Ho capito però che quel lavoro non faceva per me, e ho quindi fatto domanda per continuare a lavorare in ospedale, ma in un ruolo diverso” ha spiegato Corrado Bartolo. Dopo un periodo come magazziniere e in seguito impiegato, è stato assegnato ad un ufficio in cui ha iniziato a fare esperienza con le incombenze legate ai distretti sanitari. Poi la svolta con un nuovo impiego a contatto con il pubblico. “Sono stato mandato a Robbiate, poi a Merate e infine a Olgiate, nel 1990, prima nella sede di Via Canova e poi in quella attuale. Ho sempre lavorato da solo, ma in contatto con i colleghi degli altri presidi”.
E di certo Corrado Bartolo non ha mai sofferto la solitudine, a stretto contatto con decine di persone che ha visto crescere, generare a loro volta la vita e invecchiare. “Chi viene allo sportello dell’Asl ha un bisogno e deve essere accompagnato, una parola di conforto o di incoraggiamento deve far parte del nostro bagaglio professionale. Per me è sempre stato normale lavorare così, è un modo per far sentire le persone come tali e non dei numeri. Non siamo dei robot”.
Dagli anni Novanta molte cose sono cambiate presso la struttura olgiatese. “All’inizio si faceva tutto a mano, quando sono arrivati i Pc ci è voluto un po’ prima che si iniziasse a utilizzarli davvero nella quotidianità come strumenti operativi. In teoria avrebbero dovuto eliminare la carta ma ne è rimasta comunque parecchia e la “burocrazia” ancora oggi mette i bastoni tra le ruote a chi lavora e a chi si rivolge a noi. Prima a Olgiate c’era il servizio di igiene, quello delle vaccinazioni, la ginecologia, il rinnovo patenti, l’assistenza domiciliare (gli infermieri si recavano nelle case per prelievi e fisioterapia), lo psicologo, l’assistente sociale, il medico igienista. Oggi come dipendente sono rimasto solo io, che mi occupo di prenotazioni (limitatamente al servizio di igiene, anche per patenti e vaccini che vengono però effettuati altrove), esenzioni, pratiche di cambio del medico. Negli altri locali operano i medici di medicina generale. Dopo di me una collega porterà avanti il mio lavoro”.
Saranno in molti a rimpiangere i suoi modi gentili e il suo sorriso, con i quali per tanti anni ha accolto i grandi e piccoli utenti del paese e di quelli vicini.

Questo il suo messaggio di “saluto”:
Tante persone probabilmente mi conoscono ed è per questo che attraverso questa pagina vorrei salutare tutti; queste sono ormai le ultime settimane di lavoro presso l'Uff. Amministrativo dell'ASL ora ASST.
Dal 1° marzo mi godrò la meritata pensione dopo più di 43 anni di lavoro in Sanità, di cui più della metà passati al Presidio di Olgiate. In questi anni di lavoro nel Presidio Sanitario ho davvero conosciuto delle persone fantastiche e ho sempre cercato di fare il mio dovere nel migliore dei modi, cercando di aiutare chi avesse bisogno e dispensando, nel mio piccolo, anche qualche consiglio. Ho cercato di andare d'accordo con tutti e se con qualcuno c'è stato qualche screzio mi scuso, ma ripeto, se c'è stato è solamente perchè ho sempre fatto il mio dovere e nient'altro perchè non si può derogare alle direttive e alle norme di Legge.
In questi anni ho visto crescere tanti ragazzi, diventare grandi, formare una famiglia ed avere dei bambini, ma d'altro canto ho visto anche tante persone “andare avanti”. Ho visto “nascere” nel 2000 anche il Presidio di via Aldo Moro (inizialmente dove ho cominciato a lavorare nel 1990 era in via Canova) fino a qualche anno fa pieno di vita, pieno di operatori sanitari, di persone e bambini e ora svuotato dei suoi contenuti, con attivo solo l'Uff. Amministrativo e alcuni ambulatori di Medici di base.
Devo dire che lascio con commozione, (ma non preoccupatevi, Vi lascio nelle mani di un ottimo collaboratore) qui lascio una parte del mio cuore, mi dispiace andare via, mi dispiace per le persone che ho conosciuto in tutti questi anni, per il buon rapporto che ho instaurato spero con tutti ed è per questo che Vi ringrazio per tutti questi anni passati qui.
Grazie a tutti i Medici e ai loro Collaboratori, grazie alle Amministrazioni Comunali, (Sindaci - Consiglieri - Assessori) che si sono succedute in questi anni nel bacino d'utenza del Presidio e a tutti i loro Dipendenti con cui c'è sempre stata un'ottima collaborazione, grazie ai Dipendenti delle Case di Riposo e di Accoglienza del territorio, grazie alle Farmacie del territorio e ai loro Collaboratori e scusate se dimentico qualcuno ma siete in tanti da ricordare e nominare, comunque grazie a tutte le PERSONE che ho conosciuto, grazie, grazie a tutti indistintamente, mi mancherete.

Corrado Bartolo
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