Verderio: ''C'era una volta il contadino''. L'ultima fatica letteraria di Giulio Oggioni

E' l'ultima fatica in ordine temporale di Giulio Oggioni ma probabilmente sarà anche l'ultima della sua "carriera" di storico e documentatore della vita contadina, rurale, delle corti dei nostri paesi e in particolare di Verderio.


"C'era una volta il contadino - La storia attraverso le immagini e le testimonianze" è il volume pubblicato da Cattaneo editore che in 200 pagine a colori, in dimensioni "A4", 140 fotografie, racconta gli usi, i costumi, le pratiche, le devozioni popolari e religiose che testimoniano di un tempo scomparso, legato ai ritmi della natura, delle stagioni, fatto di semplicità, lavoro, appartenenza.

Cinque sono i capitoli in cui si articola il libro:
  1. Mese per mese, i lavori dei campi
  2. Le condizioni economiche e sociali
  3. Le devozioni e le tradizioni religiose
  4. I soprannomi dialettali dei paesi
  5. I musei contadini della Brianza
La narrazione si apre con l'immagine in bianco e nero di un contadino con una gerla in spalla, in testa una coppola e un sorriso a denti alternati che però manifesta una purezza di cuore e una semplicità già dallo sguardo. Si passa poi a immagini del paesaggio innevato attraversato da un carretto trainato dal cavallo fino alla stalla con le mucche, all'aratro conficcato nei solchi della madre terra, perdendosi poi in quel raggruppamento famigliare e di vicinato che era il momento della raccolta dei bozzoli nel cortile.

C'era anche il momento dell'uccisione del maiale, che avveniva generalmente in inverno ed era motivo di festa. Le famiglie avevano poi la loro organizzazione anche all'interno della casa: la cucina era generalmente al piano terra, poi c'era la grande camera da letto...in condivisione. Fidanzamento e matrimonio erano combinati e durante le cerimonie non mancava mai la fisarmonica, con un pranzo a base di prodotti locali.

Alle tradizioni, dalla processione dell'Addolorata fino alla sagra paesana, passando per le confraternite per arrivare infine ai soprannomi dialettali, il libro di Giulio è un viaggio nel passato, fatto di emozioni, ricordi e anche impressioni stampate indelebili nel cuore e nella mente. La conclusione è lasciata a uno scorcio sui musei contadini della Brianza, primo fra tutti quello dell'AIA dell'amico Angelo Verderio dove un recupero studiato e calato nel contesto ha permesso di ricavare un piccolo gioiellino che anche oggi fa scuola...a tante scuole.

Giulio Oggioni

Classe 1943 Giulio Oggioni ha curato e scritto ben sei volumi sulla storia locale oltre a una raccolta di testimonianze e storie di vita oltre la vita.
S.V.
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