Merate: taglio del nastro per il nuovo centro diurno disabili Dal 1984 con il cav. Ghezzi l'attenzione della città al sociale
A tagliare il nastro è stato Giancarlo, uno tra i più espansivi dei ragazzi del Cdd che chiede ed elargisce baci e abbracci (con la forza di una tenaglia) e che ti racconta semplicemente con il suo sorriso quanto ciò che si fa per loro non è mai abbastanza.
Quest'oggi, nonostante il clima umido e a tratti pungente (non solo quello meteorologico, ndr), si è inaugurato ufficialmente il centro diurno disabili di Via Fratelli Cernuschi. Sulla vecchia scuola elementare, l'allora sindaco Andrea Robbiani con la sua giunta aveva voluto dar corpo al progetto, coraggioso e lungimirante, di realizzare una struttura per le persone con disabilità fisiche e motorie, attualmente "confinate" presso un'ala dell'istituto Frisia. Sfidando i chiaro-scuri del bilancio, accollandosi gli oltre 900mila euro di spesa della ristrutturazione e confidando (con gli altri comuni) nella contrattualizzazione di tutti i trenta posti accreditati (ora si è fermi a quota 15), Merate ha offerto al distretto una struttura, la prima e unica, che può assurgere davvero a polo di servizi per la disabilità, come più volte già sottolineato in diverse sedi.
Questa mattina il sindaco Andrea Massironi, che al cambio di legislatura aveva ereditato il progetto e da subito aveva dichiarato, tra le priorità, di volerlo portare a termine ha ripercorso l'attenzione che la città di Merate ha sempre posto al tema del sociale. Ricordando il cavalier Giuseppe Ghezzi e l'assessore Laura Crippa, che con una delibera del 1984 già parlavano di centro socio educativo di zona, passando poi per le amministrazioni successive, Massironi ha ricordato la risposta "completa ed efficiente per la disabilità" che la città di Merate ha sempre dimostrato. Oggi ancora di più con una struttura che vede "prioritaria la soluzione di problemi che individui e famiglie non sono in grado di risolvere".
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Sottolineando poi la volontà precisa di riportare in centro città, e non più in periferia, questo polo Massironi ha auspicato infine l'impegno da parte dell'ATS (Azienda per la Tutela della Salute, ex ASL) e della Regione affinchè anche i 15 posti restanti abbiano la contrattualizzazione (la copertura finanziaria, cfr).
La parola è poi passata al presidente di Retesalute, azienda cui è stata affidata dal distretto meratese e casatese la gestione del Cdd, che ha sottolineato il lavoro fatto assieme in questi anni e si è espresso in termini di passato, presente e futuro, rimarcando la determinazione e la concretezza che hanno caratterizzato l'agire di tutti coloro che hanno lavorato affinchè si arrivasse a questo giorno. Infine l'intervento del direttore generale dell'ATS, dr. Massimo Giupponi, che con un plauso alla ricchezza del territorio che da sempre si mostra non solo attento a raccogliere i bisogni ma anche determinato e efficiente nel dargli una risposta, ha dichiarato la massima collaborazione rispetto alle prospettive del centro diurno.
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Terminati gli interventi, finalmente con un taglio di forbici deciso e anche emozionato, Giancarlo ha aperto le porte al nuovo cdd e perchè no, anche a una nuova grande avventura, per questa bella e unita famiglia.
Quest'oggi, nonostante il clima umido e a tratti pungente (non solo quello meteorologico, ndr), si è inaugurato ufficialmente il centro diurno disabili di Via Fratelli Cernuschi. Sulla vecchia scuola elementare, l'allora sindaco Andrea Robbiani con la sua giunta aveva voluto dar corpo al progetto, coraggioso e lungimirante, di realizzare una struttura per le persone con disabilità fisiche e motorie, attualmente "confinate" presso un'ala dell'istituto Frisia. Sfidando i chiaro-scuri del bilancio, accollandosi gli oltre 900mila euro di spesa della ristrutturazione e confidando (con gli altri comuni) nella contrattualizzazione di tutti i trenta posti accreditati (ora si è fermi a quota 15), Merate ha offerto al distretto una struttura, la prima e unica, che può assurgere davvero a polo di servizi per la disabilità, come più volte già sottolineato in diverse sedi.
Massimo Giupponi, Andrea Massironi e Alessandro Salvioni
Prima a sinistra il direttore di Retesalute dottoressa Simona Milani
con Anna Ronchi (responsabile dell'area amministrativa) e Cinzia Accardo (responsabile dell'area sociale)
Questa mattina il sindaco Andrea Massironi, che al cambio di legislatura aveva ereditato il progetto e da subito aveva dichiarato, tra le priorità, di volerlo portare a termine ha ripercorso l'attenzione che la città di Merate ha sempre posto al tema del sociale. Ricordando il cavalier Giuseppe Ghezzi e l'assessore Laura Crippa, che con una delibera del 1984 già parlavano di centro socio educativo di zona, passando poi per le amministrazioni successive, Massironi ha ricordato la risposta "completa ed efficiente per la disabilità" che la città di Merate ha sempre dimostrato. Oggi ancora di più con una struttura che vede "prioritaria la soluzione di problemi che individui e famiglie non sono in grado di risolvere".
Flavio Donina dell'Ufficio di Piano, Marco Panzeri (primo presidente di Retesalute), l'ex sindaco Dario Perego,
l'ex direttore dell'ospedale Giacomo Molteni e il dr. Riccardo Massei
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Sottolineando poi la volontà precisa di riportare in centro città, e non più in periferia, questo polo Massironi ha auspicato infine l'impegno da parte dell'ATS (Azienda per la Tutela della Salute, ex ASL) e della Regione affinchè anche i 15 posti restanti abbiano la contrattualizzazione (la copertura finanziaria, cfr).
Al centro Emilio Zanmarchi, assessore ai servizi sociali della Giunta Robbiani, uno di coloro a cui si deve la "spinta"
e la determinazione per la realizzazione della struttura
La parola è poi passata al presidente di Retesalute, azienda cui è stata affidata dal distretto meratese e casatese la gestione del Cdd, che ha sottolineato il lavoro fatto assieme in questi anni e si è espresso in termini di passato, presente e futuro, rimarcando la determinazione e la concretezza che hanno caratterizzato l'agire di tutti coloro che hanno lavorato affinchè si arrivasse a questo giorno. Infine l'intervento del direttore generale dell'ATS, dr. Massimo Giupponi, che con un plauso alla ricchezza del territorio che da sempre si mostra non solo attento a raccogliere i bisogni ma anche determinato e efficiente nel dargli una risposta, ha dichiarato la massima collaborazione rispetto alle prospettive del centro diurno.
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Terminati gli interventi, finalmente con un taglio di forbici deciso e anche emozionato, Giancarlo ha aperto le porte al nuovo cdd e perchè no, anche a una nuova grande avventura, per questa bella e unita famiglia.
S.V.