Olgiate: l’amianto e i rischi per la salute e il territorio al centro del convegno con gli Amici di Pianezzo, in paese 70.000 mq

Si è svolto sabato pomeriggio in sala civica a Olgiate Molgora il convegno promosso dall'associazione "Gente di Pianezzo" sui rischi legati all'amianto, in collaborazione con il Comune e l'associazione "Gruppo aiuto mesotelioma" di Lecco. Un problema, quello della presenza dell'eternit, che in paese interessa una estensione di circa 70.000 mq, distribuiti in 220 siti, di cui il 17% in via di smaltimento.

I relatori

Dopo i saluti istituzionali del vice sindaco Maurizio Maggioni, la parola è passata a Carlo Cavenaghi, guardia ecologica volontaria del Parco del Curone, che ha moderato il pomeriggio. Egli ha ricordato che i rischi derivanti dal pericoloso materiale sono noti già dal 1943, constatando inoltre come all'interno del Parco vi siano numerose costruzioni contenenti eternit, affermando che la situazione è davvero assai grave. Il dottor Diego Cortinovis, medico oncologo presso il San Gerardo di Monza, ha poi evidenziato tutti gli aspetti relativi al mesotelioma, soffermandosi sia sui sintomi della malattia, che sull'eziologia e sull'incidenza. Giuseppina Marciano, avvocato del foro di Milano che ha avuto un caso di mesotelioma in famiglia e assiste molte persone nel ricorso all'INAIL per il riconoscimento della malattia professionale, è intervenuto su altri specifici aspetti.

"In caso di mesotelioma - ha spiegato il legale - esistono tre strade che il paziente o i suoi eredi possono percorrere: quella previdenziale, quella penale oppure quella civile. Per percorrere la prima, ovvero rivolgersi all'INAIL per il riconoscimento della malattia professionale, è necessario innanzitutto stilare un memorandum dell'attività lavorativa che la persona colpita dalla malattia ha svolto. Va poi presentata la domanda, che verrà poi valutata in seguito a una visita medico legale. Nel caso in cui la richiesta fosse avanzata dagli eredi, essa sarà valutata e, se accettata, verrà emesso l'assegno funerario e il riconoscimento della rendita ai superstiti".

Il legale ha poi spiegato come sia importante anche procedere penalmente, per fare in modo che eventuali responsabili siano puniti. "Molto spesso le persone pensano che adire le vie penali sia una cosa lunga e costosa, ma non sanno che in Italia, pur con tempi molto lunghi, esistono molti aiuti per coloro che denunciano, come ad esempio il gratuito patrocinio. I reati di lesioni colpose o omicidio colposo sono perseguibili d'ufficio, quindi è sufficiente presentare denuncia presso le autorità competenti per dare avvio al procedimento". Il processo civile, invece, ha tempi molto lunghi, ma esiste un'alternativa: si può proporre un accertamento tecnico preventivo, sede dove si può trovare una conciliazione tra le parti in causa.

Carlo Cavenaghi e Guido Torello

Rosy Battaglia, giornalista di Wired e fondatrice di "Cittadini Reattivi", gruppo che si occupa tra le altre cose del monitoraggio civico dell'amianto, ha poi evidenziato come sia molto importante l'accesso ai dati. "Abbiamo presentato settantamila firme al presidente del consiglio Matteo Renzi - ha affermato la giornalista - affinché siano diffusi i numeri reali su questo materiale. Il presidente ha preso l'impegno di finanziare il piano amianto, che sarà presentato il ventinove novembre prossimo a Roma. Senza una mappatura è poi impossibile garantire lo smaltimento: dopo il terremoto in Emilia Romagna, alcune scuole sono state costruite utilizzando gli scritti di eternit provenienti dalle macerie, la cui conseguenza si può tranquillamente immaginare". Dopo l'intervento del Gruppo Aiuto Mesotelioma, la parola è passata a Guido Torello, presidente dell'associazione "Gente di Pianezzo". "Siamo nati per portare in Comune i problemi della nostra frazione, in particolar modo il rischio alluvioni e l'inquinamento da amianto", ha spiegato il presidente, che ha poi ripercorso la storia dell'allevamento "Quadrifoglio", situato all'interno del Parco del Curone e con il tetto costituito interamente da eternit. "Dagli anni Ottanta il sito si trova in uno stato di abbandono e il tetto è nel massimo stato di degrado. Dopo l'ordinanza di bonifica la Bomar, proprietaria dello stabilimento, ha fatto due ricorsi, uno al Presidente della Repubblica e uno al TAR della Lombardia, appellandosi a cavilli giuridici: i tempi quindi sono al momento ancora lunghi". Torello ha poi ricordato l'apertura dello sportello amianto, a cui la popolazione ha risposto in maniera significativa.

L'avvocato Giuseppina Marciano e la giornalista Rosy Battaglia

Raffaele Straniero, consigliere regionale, ha successivamente affrontato i vari aspetti legislativi sulla bonifica dell'amianto. "Il PRAL, piano regionale amianto Lombardia, è scaduto nel 2010. Ad oggi non è ancora stato rinnovato, ma grazie all'introduzione di sanzioni amministrative per chi non dichiara la presenza del materiale nelle sue proprietà, è stato possibile avere una mappatura molto verosimile della presenza di eternit in Regione: si parla di quasi quattrocentomila metri quadrati, che secondo l'ARPA resteranno sul territorio almeno per dieci anni ancora, in mancanza di una data limite per lo smaltimento".

Raffaele Straniero, Maurizio Maggioni, Matteo Fratangeli

L'ultimo intervento della giornata è toccato a Matteo Fratangeli, assessore all'ecologia del comune di Olgiate Molgora, il quale si è limitato a diffondere statistiche sull'amianto presente in paese. "Gli ottomila metri quadri dell'allevamento quadrifoglio rappresentano solamente l'undici percento dell'amianto presente a Olgiate. Esistono, a tutt'oggi, circa settantamila metri quadri, sparsi in duecentoventi siti. Solo il diciassette percento di essi è in via di smaltimento", ha affermato l'assessore. Il pomeriggio si è poi concluso con un rinfresco offerto a tutti i partecipanti.
Stefano Riva
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