Brivio: ingresso ufficiale per il nuovo parroco Don Emilio. ''Per accogliere non serve il denaro ma un cuore aperto''
Il comandante della stazione carabinieri di Brivio Vincenzo Valenza, il sindaco Federico Airoldi e Don Emilio Colombo
Il sindaco Federico Airoldi, nel suo discorso, ha toccato diversi temi di attualità, come la povertà e il supporto che bisogna dare ai giovani, affermando in conclusione che "il compito che La attende è sicuramente gravoso, considerata l'articolazione della comunità pastorale che Le è stata affidata, e che La vedrà impegnato anche nelle attività della Scuola dell'Infanzia, dell'Asilo Nido, della Casa di Riposo e dei due Oratori. Tuttavia i nostri concittadini si contraddistinguono per una lunga tradizione di operosità e solidarietà: sapranno garantirLe un valido e disinteressato supporto e sapranno accettare le decisioni che assumerà quale nostra guida spirituale. Troverà un valido supporto anche nell'amministrazione comunale. Benvenuto tra noi!".
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Poi i saluti della comunità, riportati da Beatrice Mandelli: "A lei chiediamo di mettersi accanto agli adolescenti, ai giovani, agli adulti, agli anziani, ai bambini, alle famiglie e ai gruppi per sostenerci ed accompagnarci in questo faticoso ma affascinante cammino di rieducazione della nostra comunità; percorso già iniziato con coraggio e determinazione dal compianto Don Nando, che negli anni della sua presenza aveva molto insistito e lavorato per rinsaldare le fondamenta di questa comunità cristiana. La parola di Dio, la vita fraterna, l'eucaristia e la preghiera: c'è ancora molto da fare insieme ma se sapremo edificarla su queste fondamenta, la nostra comunità diventerà come la casa costruita sulla roccia".
Don Emilio con Don Raffaele che ha guidato fino ad oggi la comunità
Successivamente tutti i presenti hanno accolto Don Emilio con un lungo e affettuoso applauso prima di comporsi in un corteo che, in processione lungo le vie del paese e accompagnato dal suono delle campane a festa e della Banda, ha raggiunto la chiesa. Sul sagrato i bimbi della scuola dell'infanzia hanno dato il loro personale benvenuto a Don Emilio recitando una poesia, facendo volare in cielo tanti palloncini bianchi e rossi e consegnandogli diversi doni.
Poi Don Emilio ha fatto il suo ingresso in una chiesa già gremita e in attesa della nuova guida spirituale; da sottolineare che diverse persone, compresi i bambini, hanno seguito la celebrazione in piedi in mancanza di posti a sedere, a prova della grande quantità di fedeli che hanno tenuto ad essere presenti in questo giorno di festa.
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Prima della celebrazione eucaristica il rito dell'ingresso nella nuova comunità: Don Emilio davanti a tutti i presenti, davanti al Vicario Episcopale Mons. Maurizio Rolla e ai concelebranti Don Raffaele, Don Giuseppe Galbusera di Biassono e Mons. Giuseppe Locatelli di San Giovanni, ha rinnovato le promesse sacerdotali.
Don Giuseppe Galbusera, Mons. Maurizio Rolla, Don Emilio, Don Raffaele, Mons Giuseppe Locatelli
Poi, dopo essere stato benedetto dal Vicario, il nuovo parroco ha asperso per la prima volta i suoi fedeli, terminando il rito accompagnato da un lungo applauso. "Nelle letture di oggi si parla proprio di accoglienza", ha affermato Don Emilio nell'omelia, "e le sacre scritture ci dicono che per accogliere non bisogna per forza essere ricchi o in piena salute: basta che si abbia il cuore aperto; dove c'è avarizia non c'è accoglienza. Chi accoglie gli altri, accoglie Gesù. Infatti la fede non si trasmette con la ricchezza e con la forza: si trasmette attraverso la povertà e la semplicità".
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Nell'offertorio la comunità ha donato a Don Emilio un nuovo calice che è stato successivamente benedetto e utilizzato durante l'Eucaristia. Al termine della funzione, Don Emilio ha voluto ringraziare tutti i presenti, a partire dal Vicario Mons. Rolla, e poi Don Giuseppe Galbusera, prete di Biassono, luogo in cui è cresciuto, e Mons. Giuseppe Locatelli a cui lascia la comunità di San Giovanni "ringrazio anche i miei parenti che mi hanno accompagnato nel mio cammino, i molti lecchesi che ho visto questa mattina a cui auguro di continuare il loro cammino verso il Signore; ringrazio anche il Sindaco e i Carabinieri per rappresentare l'amministrazione e l'ordine; ringrazio il consiglio pastorale, le scuole, le suore e tutte le associazioni che ruotano attorno alle due parrocchie di Brivio e Beverate: cerchiamo di collaborare tra di noi per poter seguire insieme un cammino condiviso".
Mons. Giuseppe Locatelli
Beatrice Frigerio