Merate: l'ultimo saluto del sindacato Cgil a Mario Castelli, morto improvvisamente

Questa mattina un lungo corteo di bandiere rosse listate a lutto ha accompagnato Mario Castelli verso l'ultimo viaggio terreno.

Mario Castelli

Tante, tantissime persone si sono strette attorno alla moglie e alle figlie per l'improvvisa perdita dell'uomo, 73 anni, che di ritorno dalla visita alla consorte ricoverata in ospedale, è stato stroncato da un arresto cardiaco mentre era in auto, all'altezza della rotonda del pino di Lomagna.

Al termine della cerimonia funebre, officiata da don Luca, in cimitero gli amici del sindacato hanno ricordato Mario per il suo impegno e la sua "lotta" in tante battaglie sociali, lavorative e umane. "La presenza di tante bandiere e di tante persone è motivo di conforto e di orgoglio per la famiglia di Mario" ha esordito Marco Brigatti, segretario dello SPI (sindacato pensionati) Cgil, ripercorrendone il cammino "Ha vissuto fin da giovane il senso della Politica con la P maiuscola. Era convinto che il benessere proprio si costruisce con quello della comunità in cui si vive. Nello SPI si era impegnato a Paderno e poi a Merate. Caro Mario rimarrai dentro di noi per quelle cose con cui ti conquistavi stima, rispetto e affetto. Avevi pacatezza nei toni, sorriso accogliente e equilibro che ti portavano a cercare sempre una soluzione ai problemi. Riuscivi a sdrammatizzare e ancora adesso provavi entusiasmo per le nuove sfide. Avevi radicato in te il valore della partecipazione politica e ogni cosa nuova era una sfida con cui sceglievi di cimentarti. Avevi disponibilità ad insegnare ma soprattutto una grande capacità di aggregazione che ci mancheranno".

A sinistra Marco Brigatti dello SPI e il segretario generale della CGIL Lecco Wolfango Pirelli

Mario Brigatti e Tarcisio Gandolfi


Un ricordo e un saluto affettuoso sono arrivati anche dall'amico del sindacato Tarcisio Gandolfi che, come le centinaia di persone presenti, ha cercato con le sue parole di lenire il dolore della famiglia.
S.V.
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