Calco: visita a Villa Calchi con vere e proprie lezioni di storia
"Un bene esiste solo nella misura in cui è conosciuto e curato. E per essere riconosciuto deve rispondere ad una funzione: quella di essere moralmente patrimonio di tutti". Così Andrea Spiriti, storico tra i più noti, ha aperto a Vescogna, a Calco Alta, l'intera giornata dedicata a Villa Calchi. Dimora che Bartolomeo Calchi, segretario degli Sforza, aveva fatto costruire intorno al 1500, negli anni in cui Leonardo da Vinci fu ospite della grande famiglia meneghina.



Nel pomeriggio, spazio a "l'Apocalypis Nova in Lombardia" con Giuseppe Fusari del Museo Diocesano di Brescia, e relazioni di storici sulle "grottesche" in Lombadia, ovvero i nuovi affreschi che cominciarono, proprio nel Cinquecento, ad apparire nelle stanze delle ville lombarde.
Grazie ai Bonanomi, imprenditori che a Osnago hanno restaurato Palazzo Vimercati, la storia di "Villa Calchi alla Vescogna di Calco" è anche diventata un libro; sottotitolo "il palazzo di Bartolomeo tra Bramante e Leonardo". La sua importanza è già, tutta, nei personaggi che hanno ispirato, dunque anche in Brianza, arte e pittura del Rinascimento italiano.

Da sinistra il notaio in pensione Franco Panzeri e il benedettino di Pontida padre Giovanni Spinelli
Un edificio che, attraverso la sua storia, racconta quella dello Stato di Milano di cui, a fasi alterne, la Brianza era parte importante. I tre interventi del mattino, dello stesso Spiriti, di Marino Medolago e dello storico padre Giovanni Spinelli, benedettino del convento di Pontida, hanno peraltro confermato le parole col quale Stefano Motta, sindaco di Calco, aveva aperto i lavori. "Questa dimora storica, che la famiglia Bonanomi ha restaurato, è un'eccellenza, patrimonio dell'intero paese". Come hanno raccontato i tre relatori, il recupero di Villa Calchi è andato di pari passo con la redazione di un libro che, attraverso la storia dell'edificio, ha ricostruito quella del territorio. Importante fu, ad esempio, la battaglia di Brivio.
Spiriti, che ha condotto l'intera giornata, ha illustrato in particolare l'importanza di Villa Calci, degli suoi affreschi, "pezzi di storia politica per sostenere gli Sforza" li ha definiti il docente, mentre Viganò ha ripercorso la genealogia dell'intera famiglia Sforza.
Spiriti, che ha condotto l'intera giornata, ha illustrato in particolare l'importanza di Villa Calci, degli suoi affreschi, "pezzi di storia politica per sostenere gli Sforza" li ha definiti il docente, mentre Viganò ha ripercorso la genealogia dell'intera famiglia Sforza.

L'applauditissimo padre Spinelli ha spiegato invece che cos'è il millenarismo, quali influenze ebbe nella storia della Chiesa, prima e dopo il 1530 (Concilio di Trento) che cos'è l'Apocalypis Nova (in sintesi una "prima" Apocalisse datata intorno al 1000) come sono nati in quei secoli gli ordini monacali, chi furono i loro fondatori. Tre lezioni di storia delle quali è impossibile, senza penalizzarle, tentare una sintesi.

Grazie ai Bonanomi, imprenditori che a Osnago hanno restaurato Palazzo Vimercati, la storia di "Villa Calchi alla Vescogna di Calco" è anche diventata un libro; sottotitolo "il palazzo di Bartolomeo tra Bramante e Leonardo". La sua importanza è già, tutta, nei personaggi che hanno ispirato, dunque anche in Brianza, arte e pittura del Rinascimento italiano.
Sergio Perego