Imbersago: centinaia di fedeli accolgono le reliquie della Santa povera di Calcutta
Un vero e proprio bagno di folla ha accolto questo pomeriggio l'arrivo delle reliquie di Santa Teresa di Calcutta presso il santuario della Madonna del Bosco di Imbersago.
Grazie infatti all'interessamento del rettore, Padre Giulio Binaghi, i fedeli avranno la possibilità nel corso di questa settimana, fino a domenica 25, di fermarsi in preghiera davanti all'ostensorio e rivolgere alla "piccola matita di Dio", elevata agli onori dell'altare da Papa Francesco, dopo che Giovanni Paolo II l'aveva fatta beata, le proprie richieste.
VIDEO
Nel corso della Santa Messa festiva, sono state ricordate le qualità della religiosa, umile e povera a tal punto da rifuggire qualunque occasione pubblica pomposa e sfarzosa, organizzata in suo onore, chiedendo che il corrispettivo del banchetto fosse devoluto ai poveri.
Una causa, quella della povertà, che Madre Teresa aveva sposato in toto, vestendo unicamente il suo saio bianco, i sandali e un velo in testa e affidandosi al buon cuore delle persone e alla provvidenza, per far andare avanti le sue case di accoglienza e di cura.
L'abbraccio che oggi la comunità meratese e non, ha riservato alle reliquie della Santa sono il segno che i suoi gesti semplici, senza fronzoli e concreti sono una testimonianza forte che dura nel tempo.
L'arrivo delle reliquie
Grazie infatti all'interessamento del rettore, Padre Giulio Binaghi, i fedeli avranno la possibilità nel corso di questa settimana, fino a domenica 25, di fermarsi in preghiera davanti all'ostensorio e rivolgere alla "piccola matita di Dio", elevata agli onori dell'altare da Papa Francesco, dopo che Giovanni Paolo II l'aveva fatta beata, le proprie richieste.
VIDEO
Nel corso della Santa Messa festiva, sono state ricordate le qualità della religiosa, umile e povera a tal punto da rifuggire qualunque occasione pubblica pomposa e sfarzosa, organizzata in suo onore, chiedendo che il corrispettivo del banchetto fosse devoluto ai poveri.
Una causa, quella della povertà, che Madre Teresa aveva sposato in toto, vestendo unicamente il suo saio bianco, i sandali e un velo in testa e affidandosi al buon cuore delle persone e alla provvidenza, per far andare avanti le sue case di accoglienza e di cura.
Il rettore del santuario, Padre Giulio Binaghi
L'abbraccio che oggi la comunità meratese e non, ha riservato alle reliquie della Santa sono il segno che i suoi gesti semplici, senza fronzoli e concreti sono una testimonianza forte che dura nel tempo.
S.V.