Merate: la maggioranza respinge le osservazioni di Lega e Sei. E’ la deregulation, bar ai primi piani, discoteche nei capannoni

Nella lunga seduta di ieri, iniziata alle 18.15 e terminata alle 21.00, la Commissione Ambiente e Territorio ha passato in rassegna le osservazioni pervenute in vista della variante al PGT, che approderà in Consiglio Comunale la prossima settimana. Il presidente Valli, dopo aver salutato i tecnici comunali presenti, arch. Lazzaroni e geom. Ponzoni, e l'estensore della variante, arch. Molinetti, ha passato la parola all'assessore Vivenzio, perché illustrasse gli intendimenti della giunta in merito alle 86 osservazioni e ai 2 pareri tecnici pervenuti rispettivamente da Provincia di Lecco e ARPA.

L'architetto Silvano Molinetti e l'architetto Ramona Lazzaroni

Il parere della Provincia di Lecco è parso incentrato sui rischi di consumo di suolo che la variante Massironi potrebbe comportare e sull'inclusione nel tessuto urbano consolidato (il famoso TUC) di alcune aree ora agricole. Vivenzio ha assicurato che tali preoccupazioni sono infondate, che la variante non comporterà nuovo consumo di suolo e che è comunque possibile inserire nel TUC anche aree agricole. In replica all'assessore, il consigliere Panzeri ha invitato a considerare con maggiore attenzione quanto segnalato dalla Provincia di Lecco, che non pare di scarso rilievo. Anche il consigliere Pozzi fa notare come il perimetro del TUC non sia aderente al tessuto edificato ma, a Sartirana, abbia inglobato anche aree non edificate in prossimità del campo sportivo parrocchiale.

I consiglieri di minoranza Massimo Panzeri e Alessandro Pozzi

Liquidato con rapidità anche il parere dell'ARPA, la Commissione ha affrontato, una ad una, le osservazioni vere e proprie, la maggior parte delle quali a firma dei gruppi politici di minoranza. Prospettiva Comune ha presentato 35 osservazioni, Sei Merate ne ha presentate 23. I due gruppi di minoranza non hanno concordato tra loro le tematiche delle rispettive osservazioni, ha assicurato Pozzi; il fatto che ci sia stata una spontanea convergenza su tutti gli aspetti conferma il comune sentire in merito ai due grandi pericoli insiti in questa variante: l'inserimento nel TUC di diverse aree agricole e la liberalizzazione delle funzioni compatibili nei tessuti residenziali e sulla via Bergamo.

L'assessore Vivenzio ha ribadito che l'art. 10 della Legge 12/2005 (la legge urbanistica regionale) non impone ma nemmeno impedisce che sia tracciato un perimetro per i tessuti urbani e che vi siano comprese anche aree non edificate e lotti interclusi. Panzeri, prendendo la parola, ha fatto però notare come quella che originariamente era stata considerata una mancanza del PGT sia ora definita - più propriamente - come una scelta politica dell'amministrazione e, commentando le prime osservazioni di Prospettiva Comune ha contestato, sotto vari aspetti, la perimetrazione del TUC. La Giunta però ha fatto propria tale scelta respingendo le osservazioni. Stessa sorte destinata alle osservazioni del gruppo Sei Merate sul punto.

Il vicesindaco Massimiliano Vivenzio

Il presidente Valli ha apprezzato la schiettezza di Vivenzio nel definire politica la scelta della Giunta e ha fatto notare come la nuova area verde di Pagnano sia ispirata al parco urbano del Bagolino e alla piana di Vizzago, che il PGT ha individuato come aree agricole interne al tessuto edificato da mantenere e tutelare. Forse però una procedura di VAS sarebbe stata opportuna.

Il presidente della commissione Andrea Valli


Altro tema caldo, oggetto di osservazioni puntuali da parte delle minoranze è quello della liberalizzazione delle funzioni compatibili. Prospettiva Comune si è soffermata soprattutto sul centro storico mentre Sei Merate ha reiterato la richiesta di mantenere le attuali limitazioni percentuali per tutti i tessuti residenziali e anche per quelli produttivi e in zone agricole. Anche questo blocco di osservazioni però è stato bocciato. Lo slogan della Giunta è "liberare le energie" e Vivenzio l'ha confermato spiegando che la scelta è di non porre vincoli e ostacoli all'insediamento di attività commerciali nel centro storico come nelle aree produttive.

Via Bergamo


Il dibattito in commissione si è acceso soprattutto quando parlando della via Bergamo, dove sono localizzati diversi edifici a destinazione industriale, che in futuro potranno accogliere anche la funzione FC8 (discoteche, sale giochi ecc.). Sia Panzeri che Pozzi nello spiegare lo spirito delle osservazioni, si sono sofermati sul carico urbanistico che potrebbe essere ingenerato, suggerendo la necessità di norme ad hoc per garantire spazi per parcheggi e verifiche acustiche. E comunque, ha concluso Panzeri, una scelta così radicale stravolge le strategie fondanti del PGT relativamente agli ambiti produttivi e andava come minimo sottoposta alla procedura di VAS. Ma la Giunta ha fatto la sua scelta politica e le osservazioni sono state tutte respinte.

Sorte analoga per le richieste del gruppo Sei Merate, passate in rassegna subito dopo quelle di Prospettiva Comune, che paventano rischi anche nelle aree verdi, dove l'estensione indiscriminata delle funzioni compatibili potrebbe comportare l'insediamento, in edifici un tempo agricoli, di autorimesse artigiane e negozi di vicinato. Si assiste a una deregulation micidiale, ha chiosato Pozzi nello spiegare le osservazioni del proprio gruppo.

Prospettiva Comune ha presentato anche una serie di osservazioni sui volumi edificabili, sulla bioarchitettura, sui volumi tecnici. Sei Merate ha chiesto invece che Cascina Galli non venga trasformata in un palazzone di 4 piani ma rimanga coerente con l'edificato di Merate. Breve dibattito ma non c'è stato spazio per accogliere anche queste richieste delle minoranze.

Terminata l'analisi delle osservazioni dei gruppi politici, per lo più respinte, come detto, fatta salva quella relativa alle recinzioni e alla tutela del tessuto VP4 (corridoio ecologico) sostanzialmente accolta sotto forma di rettifica della norma relativa, l'assessore Vivenzio ha illustrato la ventina di osservazioni da parte di privati cittadini. Sono state bocciate quelle che comporterebbero consumo di nuovo suolo, ad eccezione di una riguardante un lotto di via Cantù, per il quale era stato già rilasciato un permesso di costruire poi decaduto. Accolte invece quelle che propongono semplici correzioni di errori cartografici oppure che chiedono una disciplina più snella per il recupero di vecchi edifici già esistenti, per lo più nei nuclei storici (ristrutturazione anziché risanamento conservativo).

Sicuramente importanti e delicate appaiono le due osservazioni relative all'area ex Beton Villa e ad alcuni fabbricati accessori alla Villa Subaglio. Per il momento le due osservazioni sono state bocciate, ma l'auspicio di tutti i membri della Commissione, per tali ambiti, è che sia fatta una scelta urbanistica coerente e ben ponderata, quando si dovrà rivedere l'intero PGT.

Ultima ma non meno importante, l'osservazione presentata dall'Ufficio Tecnico Comunale, con cui l'ufficio ha suggerito alcune puntualizzazioni normative al fine di evitare dubbi interpretativi.     
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