Sartirana: Simone Carissimi stava lavorando ad una condotta fognaria quando la terra lo ha schiacciato. L’autopsia venerdì

Arresto cardiocircolatorio a seguito di trauma da schiacciamento. Questa la causa della morte di Simone Carissimi, l’operaio di 42 anni di Villa d’Adda che verso le 9.45 di oggi, mercoledì 29 giugno, ha perso la vita in un infortunio sul lavoro all’interno del cantiere edile di Corso Monte Grappa a Merate, dove sono in corso lavori di ristrutturazione di un vecchio edificio e la contestuale edificazione di una nuova palazzina, di proprietà della Società “Edilizia Ravasio s.r.l.” di Carvico (BG).

Simone Carissimi

Durante i lavori di scavo operati con una pala meccanica per un intervento programmato sulla condotta fognaria l’operaio, sposato e padre di due bambini, è sceso nella buca allo scopo di collocare un pompa ad immersione per estrarre l’acqua depositatasi sul fondo. Mentre il suo collega, un 27enne di Sotto il Monte Giovanni XXIII (BG), si allontanava per recuperare dell’attrezzatura, una parete dello scavo, presumibilmente resa instabile a causa della forte umidità presente nel terreno a seguito delle abbondanti piogge recentemente cadute, è franata sul malcapitato ricoprendolo interamente di terra.

Secondo le dichiarazioni raccolte dalle forze dell’ordine sul posto, in concomitanza del momento in cui si è verificato il crollo è giunto in cantiere il titolare dell’Impresa Edile, che accortosi di quanto stava accadendo si è prodigato tempestivamente per cercare di aiutare il proprio dipendente, senza purtroppo riuscire a salvargli la vita.
Il Medico del 112, prontamente intervenuto unitamente a personale dei Vigili del fuoco di Lecco e Merate e ai militari della Compagnia dei Carabinieri di Merate, non ha potuto fare altro che constatare il decesso di Simone Carissimi, per “Arresto cardiocircolatorio a seguito di trauma da schiacciamento”.

Sul posto, oltre al personale dell’Ufficio Prevenzione Igiene e Sicurezza degli Ambienti di Lavoro dell’A.T.S. di Monza Brianza e di Lecco, incaricato degli accertamenti tecnici di competenza, si è recata anche la Dottoressa Silvia Zannini, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lecco, nonché il medico legale dottor Paolo Tricomi, che ha effettuato un primo esame esterno della salma.
Al termine dei primi accertamenti, le spoglie del defunto sono state trasferite presso la Camera Mortuaria dell’Ospedale “A. Manzoni” di Lecco per il successivo esame autoptico, già fissato per la mattinata di venerdì 1° luglio 2016, mentre il cantiere è stato interamente posto sotto sequestro.
Procedono i Carabinieri del NORM di Merate congiuntamente al personale dell’A.T.S. di Monza Brianza e di Lecco.

Inconsolabili i famigliari. Nel primissimo pomeriggio di oggi la moglie è stata raggiunta dalla notizia e come lei i parenti più stretti e gli amici. Un destino terribile per Simone che lavorava duramente per poter rendere felici i suoi due figli, i suoi "angeli" come li chiamava lui e come un tatuaggio sulla schiena con le due ali, li rappresentava per nome.




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