Merate: ''10 giorni storia di un amore'' un racconto speciale con la serata della Semina

Anna ha preparato le valigie. Quando arriverà Carlo, lascerà la casa dove ha vissuto da sedici anni, otto di paradiso, altrettanti come un inferno. Che cosa sia accaduto esattamente a metà il libro non lo dice. Si sa però che Elena, la figlia, ha otto anni, ma forse questo, diranno dopo nel dibattito, non c'entra nulla. "Anna ed Elena erano questa casa, senza di loro, queste quattro mura non sono niente" dirà Carlo entrando nelle stanze deserte. Se ne andrà subito, per rifugiarsi nello studio del padre, dove non entrava dalla sua morte. "E' l'unico posto speciale - dirà riflettendo - dove posso razionalizzare il mio flusso di coscienza".

Il regista Fernando Muraca

Sono pezzi di storia e dialogo che tre attori, un regista (che è anche scrittore) e il pubblico hanno proposto per raccontare e discutere "10 giorni, storia di un amore". Presentato venerdì 27 maggio nell'aula magna del liceo "Agnesi" di Merate, da quattro associazioni meratese; La Semina, Fondazione Apostolo, Soroptmist, L'altra metà del cielo, l'incontro ha fatto discutere molto. In particolare quando, dopo la lettura sceneggiata di Tamara Pastorelli, voce narrante, Francesca De Martini, bravissima Anna, e l'altrettanto bravo Fernando Muraca, hanno recitato pezzi del libro. In sintesi "E' quello che può succedere a tutti ogni giorno - hanno sottolineato dal pubblico - ma che rimane, come ogni storia e ogni relazione, unica e irripetibile ".


Da non perdere, per chi vorrà leggere il romanzo, le pagine dove Muraca racconta del corso per fidanzati e le raccomandazioni del giovane parroco, don Carlino. "Il posto più importante della casa è il tavolo della cucina. Lì si prendono le grandi decisioni".

"Quelli che abbiamo ascoltato sono frammenti di una storia. Quali sono gli ingredienti che nel libro vi hanno impressionato?" ha chiesto invece Laura Formenti, docente di psicologia alla Bicocca. Qualcuno ha risposto che nel libro mancava la causa che aveva scatenato il conflitto. "A mio parere - ha risposto la Formenti - la causa non è mai unica. Sono spesso molte, magari piccole, che si sommano. Certo il tradimento delle aspettative è tra quelle peggiori. La realtà è sempre complessa. Noi dobbiamo chiederci se e cosa facciamo per risolvere i problemi che ci si presentano".


Gli spettatori, purtroppo meno di quello che l'incontro avrebbe meritato, hanno continuato a lungo. Forse per tutti, c'erano pezzi di libro in cui si sono sentiti coinvolti. Le risposte sono per ognuno diverse. Come la vita.

Sergio Perego

Associazioni correlate

Invia un messaggio alla redazione

Il tuo indirizzo email ed eventuali dati personali non verranno pubblicati.