Merate: con il regista Muraca si parla di Storie di un Amore

L'associazione "La Semina" di Merate in collaborazione con la FONDAZIONE APOSTOLO - L'ALTRA META' DEL CIELO - SOPTIMIST
organizza per venerdì 27 maggio alle ore 20:45 presso l'Aula Magna "P. Borsellino" degli Istituti Agnesi e Viganò, dove verrà realizzata una "lettura scenica" del libro: "STORIA DI UN AMORE" del regista e scrittore Fernando Muraca.

L'argomento sarà realizzato con "format" speciale e vedrà le seguenti partecipazioni:

Francesca De Martini (lettura scenica)
Tamara Pastorelli (regista scrittrice)
Laura Formenti (docente psicologa)

Interverrà lo scrittore e regista Fernando Muraca

 

“Dieci giorni”. Di Fernando Muraca (Regista e scrittore)
È una storia d’amore il secondo libro della nuova collana Passaparola della casa editrice Città Nuova: “Dieci giorni, la storia di Carlo e Anna” di Fernando Muraca. Un amore tradito, spento, svuotato che ha in sé la radice per poter rifiorire. Carlo e Anna hanno cuori stanchi, delusi, arrabbiati. Saranno disposti a ricominciare? Che decisione prenderanno? È quel che scopriremo nei dieci giorni decisivi per la loro scelta perché il tempo ha trasformato il loro stare insieme in uno stillicidio d’incomprensioni e rivalse. Sono momenti difficili, a volte disperati, e possono portare alla separazione definitiva. Nello stesso tempo la crisi può essere occasione di rinascita. Sono giorni nei quali entrambi i coniugi possono operare scelte capaci di trasformare il loro amore.
L’autore spiega in un’intervista che in ogni giorno della nostra vita c’è il presente ma anche il bagaglio del passato che può diventare zavorra e trascinarci a fondo. Nel presente, ci sono anche tutti i semi che sbocceranno nei giorni avvenire, il futuro. Per questo “il giorno” può rappresentare bene il luogo delle scelte importanti, lo spazio dove “avviene” la nostra vita. La storia si dipana in dieci capitoli, i dieci giorni della storia, della relazione tra Carlo e Anna. Il racconto minuzioso, giorno per giorno, rende visibile l’intero processo emotivo dei due personaggi quasi per fotografarlo. Nel romanzo di Muraca ci sono molte tracce autobiografiche: «Quando qualcosa s’inceppa in una relazione, ci si trova davanti a una grande occasione di rinnovamento, questa è la mia esperienza concreta fino ad oggi. Conosco quindi sulla mia pelle il dolore che provoca l’incomprensione anche se le vicende del libro sono inventate. Questo racconto per me è stata un’esperienza quasi magica. Perché un amore duri, ci vuole fortuna e ognuno può dare a essa il nome che preferisce. Certo se si arriva immaturi al matrimonio è difficile che possa durare a lungo. Però prepararsi bene, nonostante sia cruciale, non è tutto. L’imprevedibile, ciò che è al di sopra delle nostre forze un giorno irrompe nella nostra casa senza bussare. In questi frangenti ciò a cui occorre attingere non è solo il proprio bagaglio culturale ma entra in gioco il mistero, l’amore, con le sue sfumature sconvolgenti fra le quali la più assurda sono il perdono».

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